I livornesi 7 Years tornano con un nuovo album, “Lifetime”, 13 brani punk rock/hardcore che vi faranno ascoltare il disco a ripetizione. Per questo disco la band si è avvalsa di collaborazioni importanti come Joey Cape dei Lagwagon, Hans Roofthooft dei F.O.D. e Fabrizio Pagni (Tatsers, Northe). Così, giusto per poi suonare al Bay Fest il 14 agosto con i Bad Religion, Pennywise, Good Riddance, Shandon, Andead e Linterno. La recensione a questo punto potrebbe chiudersi con “’sti caxxi”, non è carino, ma racchiude l’essenza di una band che spacca.
I 7 Years hanno prodotto “Lifetime” con la collaborazione di Morning Wood Records, NoReason Records e Inconsapevole Records, tutto registrato, mixato e masterizzato da Tommaso Bandecchi di Ice Factory Production.
Tra le tracce spicca forse “Punk rock daddy”, irriverente, vecchio punk rock alla Ramones, bella, coinvolgente e velocissima… un po’ come tutte le altre, è un lavoro ben fatto, con un ottimo suono e un’ottima produzione, complessivamente un disco equilibrato dall’inizio alla fine. Nessun riempitivo, tanto suono, tanto rumore, i ragazzi hanno rabbia e potenza a fiumi, sono riusciti a mettere tutto in un disco e meritano di dividere il palco con tanti mostri sacri del punk italiano e straniero.
Sui 7 Years potrebbero essere scritti fiumi d’inchiostro, ma è meglio lasciar parlare la loro musica, esprime quello che sono questi ragazzi in modo chiaro, diretto e incisivo. E potrete solo dire che sono bravi, molto bravi. Un disco azzeccato e potente, promossi a pienissimi voti.
Tracklist
- Lifetime
- All alone
- DIY or die
- In the name of what
- Never down
- No lyrics
- Coma
- For better or for worse
- Here and now
- Punk rock daddy
- Hangover of happiness
- Everything is nothing
- Storyteller
A cura di: Valentina Ferrari
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