Asymmetry – Tomorrow’s inner space

Tomorrow’s Inner Space è l’album d’esordio della band milanese Asymmetry. Si tratta di un concept album formato da 9 tracce che raccontano con testi in inglese la situazione di solitudine e alienazione del protagonista che si sente prigioniero della sua casa e di sè
stesso.

Dopo l’apertura strumentale con il leggero motivo di pianoforte di “Moonset” i nostri sfoderano le loro carte proponendoci un rock alternativo molto british che sembra derivare dai Muse ma anche dai Porcupine Tree, con basi strumentali talvolta potenti talvolta psichedeliche in base all’esigenza narrativa, e pur non suonando parti troppo complicate i nostri si divertono a usare i tempi dispari largamente del corso dell’album. Questa è la base strumentale sulla quale poggiano la voce estremamente melodica del cantante Niccolò Baldini e i cori del chitarrista Davide Borck, voci che anche nei momenti più duri e quasi metal (“Cave”) restano morbide e gentili quasi come un contrasto interno molto riuscito (anche questo derivato dai già citati Porcupine Tree). Nel complesso un lavoro che per quanto poco originale possa essere si lascia ascoltare volentieri e non si può fare a meno di apprezzare l’impegno degli strumentisti nell’eseguire le loro parti e per gli arrangiamenti molto curati.

Quello che posso consigliare alla band è di guardare un po di più alla loro natura italiana provando ad affrancarsi per quanto possibile dal loro modello britannico, magari mantenendo comunque i testi in inglese.

01. Moonset
02. Dunes
03. Cave
04. Ice
05. Hive
06. Blades
07. Waves
08. Absinth
09. Sunrise

a cura di: Cornelius

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