Tracklist:
01. Duel
02. Mama
03. Hey Man
04. Miracoli
05. No Soul
06. Croce
07. Camion
08. Rubik
09. Inferno personale
10. Troppo Tardi
BSB3 è un disco maturo, i ritmi variano continuamente, i suoni pure, il cantato in italiano è ben strutturato e si adatta perfettamente alla base che l’accompagna.
Le citazioni poi sono tantissime. Ovviamente la Jon Spencer Blues Explosion, e non potrebbe essere altrimenti. "Inferno personale", miglior pezzo del disco insieme a "Mama", e "No soul" ricordano i Black Keys più viscerali degli esordi (fino ad Attack & Release). "Camion" invece è uno strumentale che rimanda alle colonne sonore dei vecchi spaghetti western: un passaggio molto interessante nell’album. "Rubik" è forse la canzone col testo più interessante, per un gruppo dove la voce è presente ma pur sempre secondaria. In chiusura c’è spazio anche per una ballata, la bella "Troppo Tardi".
Sicuramente una delle migliori produzioni italiane del 2014, trova la sua forza proprio nel non volersi allontanare dal ruvido e solido blues che caratterizza lo stile della band, nel concedersi lunghe fasi strumentali e nel lasciare agli assoli di chitarra tutto il tempo di cui hanno bisogno per nascere, evolversi e sfogarsi. Ma sopratutto la sua forza sta nell’essere palesemente un disco costruito e pensato per il live, il reale ambiente della band, come dimostra anche la fittissima lista di concerti estivi in giro per la penisola.
Recensore: Pucc
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