Bush – Black and White Rainbows

Venticinque anni di attività alle spalle e sette album all’attivo vorranno pur dire qualcosa. Eppure i Bush, dopo il primo grande successo negli anni Novanta, sono sempre rimasti un po’ eclissati, defilandosi anche da classificazioni di genere che da un lato li vedevano inseriti nel contesto post-grunge e dall’altro invece li etichettavano più inclini a sperimentazioni Brit-pop. Il 2017 vede il loro ritorno sulle scene, anche avvantaggiato dal rilancio dell’immagine pubblica del frontman della band, Glenn Rossdale, in seguito alla sua partecipazione come giudice al talent The Voice UK.

Black and White Rainbows arriva dunque dopo un ritorno a lungo messo in preventivo, che lasciava auspicare un salto di qualità o comunque un prodotto finale che avesse il quid in più rispetto ai lavori precedenti. Non che quest’album manchi di proposte qualitativamente meritevoli, anzi. Le strutture ben consolidate degli arrangiamenti sono le stesse alle quali ci hanno da sempre abituato i Bush, con corposi fraseggi di chitarra, venati qua e là da striature elettroniche (come in modo particolare nel caso di “Peace-S”, “Sky Turns Day Glo” o “Dystopia”). Cori ritmati e ritornelli azzeccati per il target radio-friendly, che magari rendono anche l’ascolto piacevole, sono il collante di tutto il disco, tanto da rendere le quindici tracce che compongono l’album tutte delle rock ballad dal sapore romantico, alcune delle quali più convincenti che altre, come “Toma Mi Corazon”, con uno splendido duetto femminile, e “All The Worlds Within You”, che alterna sessioni essenziali con arpeggi sognanti a strutture più marcate con drumming corposi per marcare la progressione ritmica. Interessante anche la suggestione rarefatta di “The Edge of Love” e l’apparato sinterizzato ed elettrizzante di “Ray Of Light”, che proprio per questo spicca rispetto al restante corpo dell’album.

Un buon lavoro, tutto sommato, anche e soprattutto grazie al timbro caldo e accattivante di Rossdale. Sì, ma… E il grande dubbio che alla fine si porta dietro l’ascolto di queste quindici tracce è infatti che sebbene la sostanza ci sia, resti comunque tutto infarinato in una patina di prevedibilità che non riesce a scollarsi da se stessa. Tuttavia, un disco ben fatto che non manca di farsi notare per le capacità musicali di una band che ha da poco compiuto un quarto di secolo.

 

TRACKLIST:

  1. Mad Love
  2. Peace-S
  3. Water
  4. Lost In You
  5. Sky Turns Day Glo
  6. Toma Mi Corazon
  7. All The Worlds Within You
  8. Nurse
  9. The Beat of Your Heart
  10. Dystopia
  11. Ray Of Light
  12. Ravens
  13. Nothing But A Car Chase
  14. The Edge of Love
  15. People At War

 

A cura di: Francesca Mastracci

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