Coffeeshower – Houses

Con il loro punk rock old school ed un cenno di melodic-hardcore, i Coffeeshower, formati nel lontano 1999 all’Aquila, sfornano un full-length che rasenta la perfezione in materia!

Già dalla prima traccia, è chiaro che questa band non scherza affatto. La linea a volte dura a volte ammorbidita da un pop-rock-punk di stampo Offspring, ci fa capire chiaramente quanto i Coffeeshower vogliano lanciarsi su altre strade, sperimentando e approfondendo uno stile che gli si addice proprio.
Dopo due anni dall’ultimo album “The Glory Years”, i quattro rockers tornano piu’ scanetati he mai, influenzati in parte anche dai Bad Religion, i Coffeeshower vogliono dar spettacolo con un album “fresco e spigoloso”, capace di incatenare l’ascoltatore sin dai primi beat. Un miscuglio di passione punk e due gocce di melodic-core ed ecco che i Coffeeshower ammaliano e ipnotizzano chiunque ascolti il loro nuovo ‘Houses’.
Si spazia da una dura e violenta “Four Walls” ai riff distorti di “It’s your Birthdy”, passando per i suoni potenti di “Tom Sawyer” e “There’s No Redemption, Major!” dove i martellanti ritornelli diventano subito ossessione e la ritmica non si spreca.

Si svolta poi verso ovest, direzione USA, dove il classico timbro pop-punk statunitense si annida tra le note di “A Song For David” e “Hatred”. Stile impeccabile, sound che bastona e una produzione degna di nota firmata Daniele “Brian” Autore, voce e chitarra dei Vanilla Sky.
Un platter da loop per ipod, che non stanca mai e scatena la voglia di un sano e devastante pogo; un pezzo da collezionare assolutamente!

01. Tom Sawyer
02. It’s Your Birthday
03. Broken Pieces
04. Four Walls
05. The Only Thing
06. Houses Pt.1
07. I Feel so Liberated
08. Celebration
09. A Song for David
10. Hatred
11. There’s No Redemption, Major!
12. Houses Pt.2
13. The Sentimental Favourite

Recensione a cura di: Tatiana Granata

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