L’abruzzese Danilo Di Florio pubblica l’album d’esordio dopo tanta gavetta live, “Scateniamoci”, album cantautorale di 10 canzoni in italiano, pubblicato da Music Force. Il cantautorato va sempre di moda in Italia, un genere apprezzatissimo insieme al trito e insipido indie rock, ma le premesse per questo album sono buone a partire dal titolo… ma qui si ferma la novità. Testi e melodie sono quelle tipiche del cantautorato che strizza l’occhio al pop, niente novità, ritmi tranquilli e non particolarmente coinvolgenti anche sul brano “Scateniamoci”. Di scatenarsi non se ne parla, ma non si avverte nemmeno il senso di indipendenza e libertà dagli schemi imposti dal mainstream.
Detto questo, l’album complessivamente è quello che ci si aspetta da un cantautore italiano, è nella media dei dischi del genere che si ascoltano al momento, forse leggermente al di sopra, pur nella sua acerbità. Buona produzione, leggermente sporca come la voce che sembra quasi impreparata per uno studio di registrazione, ma che rende il tutto più vicino al vero, la pubblico e alla quotidianità. E’ un album da 6 politico, tutto fatto come si deve, ma senza andare oltre, poco coraggioso pur essendo apprezzabile e piacevole, manca una personalità più forte, un tocco di sapore in più. Danilo Di Florio però piace al pubblico, piace questo modo di scrivere e di suonare noto, quasi una coperta di Linus, una tranquillità sonora da serata poco impegnativa tra amici e chiacchiere, da piccolo locale con teste che dondolano dolcemente a ritmo e qualche accendino che compare tra il pubblico raccolto in intimità.
Tra le tracce proposte non ho trovato nessun pezzo che riesca ad emergere rispetto agli altri, scorre tutto con lo stesso tono, lo stesso umore, la stessa melodia e lo stesso ritmo. Come esordio può andare, ma un artista del genere può sicuramente dare molto di più.
01. Volevo fare il cantautore
02. Scateniamoci
03. Se ti va
04. Così lontano
05. I vestiti di Marlene
06. Se stai marciando
07. Canzone di Natale
08. La casa in campagna
09. Strane visioni
10. Woody Allen
a cura di: Valentina Ferrari
Lascia un commento