Disturbed – Evolution

Da qualche mese a questa parte si era creato attorno a quest’album un polverone che, neanche a dirlo, era certamente stato voluto dalla band per accendere gli animi e scatenare una reazione nei fan sia di vecchia che di nuova data. Lo avevano annunciato come il loro “Black Album” (in riferimento all’importanza che l’album eponimo ebbe per le sorti dei Metallica) e come il lascito perfetto che dona l’immortalità artistica. Pertanto, era ovvio che le aspettative che si erano accumulate per l’uscita di Evulotion, settimo disco in studio della band americana Disturbed, non fossero certo basse.

Ma se da un lato una tale scelta “pubblicitaria” ha sortito l’effetto positivo di aizzare gli spiriti, dall’altro, probabilmente, è stata una mossa azzardata che ha finito per avvelenarsi con il suo stesso veleno. La critica ha accolto l’album in maniera più spietata del dovuto o comunque in modo decisamente più marcato rispetto alla restante produzione discografica nella loro carriera ormai pluridecennale. Per cogliere il vero valore, sia aggiunto che ribadito, di questo nuovo album dunque bisognerebbe forse staccarlo dal contesto che lo ha anticipato e solo in quel caso ci si potrà rendere conto del lavoro ben studiato che c’è dietro.

Il titolo dell’album lascia già presagire un’evoluzione nei gusti e nelle forme, ma sviscerando la tracklist ci si rende subito conto che un cambiamento in parte c’è (e si sente), ma si compie effettivamente solo a metà. Una parte delle tracce è senza dubbio la riproposta della loro migliore essenza nu metal, con grandi riffoni di chitarra, groove robusti e ritmiche secche e sincopate (come per il singolo d’apertura “Are You Ready?”, “Stronger On Your Own” o “In Another Time” e “Saviour of Nothing”, probabilmente i capitoli più convincenti ed identificativi dell’album). Ma è vero anche che si risente di un appeal maggiormente mainstream rispetto alla loro produzione passata. Forse, però, non bisogna neppure stupirsi troppo di questo visto il blast di visualizzazioni su youtube nel quale sono stati catapultati grazie alla cover di “Enjoy The Silence” (raccolta anche in versione live nella Deluxe Edition del disco). Lo spostamento verso questa malleabilità melodica è stato inoltre accentuato dall’intensificarsi di momenti più intimistici ed essenziali, con ballad acustiche dai risvolti cupi (“A Reason To Fight”, “Hold On To Memories”, “Watch You Burn” e “Already Die”) in cui emerge tutto l’immenso potenziale vocale di David Draiman, certamente tra le voci più intense di cui dispone il panorama metal a livello internazionale, in grado di eseguire estensioni potenti fuse a linee melodiche eseguite con un’interpretazione magistrale.

In sintesi, un lavoro eseguito al pennello, in bilico tra l’evoluzione decantata dal titolo e una naturale predisposizione per la ripetizione di se stessi. “Black Album” forse no, ma di certo Evolution è un disco potente e trascinante, che denota una maturità stilistica inedita per i Disturbed e una consapevolezza melodica da veri professionisti.

 

Tracklist:

  1. Are You Ready
  2. No More
  3. A Reason to Fight
  4. In Another Time
  5. Stronger On Your Own
  6. Hold On To Memories
  7. Savior of Nothing
  8. Watch You Burn
  9. The Best Ones Lie
  10. Already Gone

 

A cura di: Francesca Mastracci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *