Doctor Cyclops – Local Dogs

Sono in tre, Christian Draghi (voce e chitarra), Francesco Filippini (basso) e Alessandro Dallera (batteria).
I Doctor Cyclops sono un power trio seventies che ammicca pesantemente ai Black Sabbath e Captain Beyond.
In Local Dogs, nuovo lavoro che porta avanti quanto iniziato nel passato ma puntando l’occhio verso il futuro, i nostri infilano sferzate di hard moderno (Witchcraft e Spiritual Beggars) producendo così nuove dieci tracce muscolari che ovviamente citano i Led Zeppelin (Epicurus), ma anche Paranoid (il disco) passando per i Metallica dell’opener Lonely Devil.

Un disco vintage ma non retrò, arricchito con assoli di chiara matrice rock/blues e incipit maestosi come in Wall Of Misery, sfregiato dal corrosivo rifferama stoner.
Qui è la melodia a guidare e per una volta conduce da leader senza essere sepolta fra le pieghe del missaggio.
La produzione un po’ troppo educata e la mancanza di saliscendi emotivi, attraverso rabbiose deflagrazioni, li pone in luce nella prima parte ma ne opacizza le idee dopo il giro di boa.
Tutta la seconda parte vive in condizione di precaria instabilità ricordando da vicino i Witchraft che, a loro volta, ricordano i Black Sabbath che, per fortuna, non ricordano nessuno in quanto me(inve)ntori assoluti del genere.

In alcuni passaggi i Doctor Cyclops sembrano avvitarsi su se stessi smarrendo un po’ di lucidità ma senza mai perdersi veramente (King Midas).
Local Dogs è comunque un degno successore di Oscuropasso (2014, World In Sound) e vanta in Druid Samhain e Stardust anche la chitarra dell’amico Bill Steer.

 

Tracklist:

A
I. Lonely Devil
II. D.I.A.
III. Stardust (feat. Bill Steer)
IV. Epicurus
V. Wall Of Misery

B
I. King Midas
II. Stanley The Owl
III. Druid Samhain (feat. Bill Steer)
IV. Witch’s Tale
V. Witchfinder General

 

A cura di: Vulver

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