Effe Punto – Coccodrilli

Coccodrilli è il terzo lavoro di Filippo Cecconi, in arte Effe Punto, pubblicato con Labellascheggia.

Un disco di cantautorato classico, ma non per questo convenzionale, caratterizzato da una scrittura fitta e intensa e dal suono dei sintetizzatori, ricorrenti e rassicuranti nel modo che hanno di arricchire senza esagerazione, come accarezzandoli, quasi tutti i brani dell’LP. Se è vero che non risulta difficile intuire al suo interno le influenze dei musicisti con i quali l’artista ha collaborato negli anni (in questo caso si direbbe Dente più dei Ministri), lo è altrettanto quindi il fatto che ciò non comprometta la distinguibile presenza di una chiara e precisa identità.

Un disco strettamente connesso alla realtà, alle cose della vita quotidiana, agli aspetti più concreti del percorso che ogni giorno ciascuno di noi, che lo voglia o meno, si trova ad attraversare. Legato alle persone (o meglio ancora ai “tipi umani”) che questo percorso lo popolano e hanno contribuito in qualche modo a tracciarlo, nel bene o nel male. I titoli utilizzati dall’autore, prima ancora che i brani comincino, parlano già chiaro a tal proposito: Oggi, Le brave persone, Lambrate, sono solo le prime tre tracce e già rendono bene l’idea dello spaccato di mondo nel quale ci porteranno, così come l’emblematica Il povero diavolo, scelta non a caso come singolo di lancio.

E’ anche per questo forse che Coccodrilli è un disco ricco di parole, o meglio ancora di concetti, di immagini, seppur testuali, che in quanto tali ne avvicinano la narrazione più a quella cinematografica che a quella del romanzo. Verrebbe da descriverlo come lo story-board finale, in forma di musica, di un film a episodi. Certo una pellicola singolare nel suo genere, ma vera e propria, con tanto di intervalli tra un tempo e l’altro, proprio come si trasmettevano i film una volta, o anche adesso in certe sale di provincia. Le più belle. Le stesse dove gli spettatori non si alzano in piedi prima che siano finiti i titoli di coda, perché nei film seri, lo sanno tutti, sono parte integrante per non dire fondamentale. Ed ecco allora che anche qui, dopo una fine, alla traccia 16 abbiamo il giusto titolo di coda che richiama, in un perfetto cerchio che si chiude, il titolo vero e proprio dell’intero album, e ci accompagna verso l’uscita.

Se un neo si può riscontrare è il fatto che proprio il suo essere pieno di immagini e concetti rende però Coccodrilli talvolta difficoltoso, non ostico, ma nemmeno semplice da assimilare. Aldilà delle melodie e dei suoni curati e piacevoli, che a volte regalano più ritmo altre più dolcezza, non è infatti un lavoro che si “dà” ai primi ascolti, e di sicuro non senza prestargli una buona attenzione, cosa che per un LP non breve (16 tracce per un totale di circa 1 ora) potrebbe risultare frenante per un ascoltatore che tenga particolarmente a “farlo proprio” e non si accontenti di un sottofondo di compagnia.

In conclusione quindi un bel lavoro, ma che con la volontà, sembrerebbe, di dire tanto, quasi troppo, finisce per peccare un po’ in immediatezza e così non riuscire a lasciare un segno netto e deciso che lui, da una parte, meriterebbe, e noi, dall’altra, desidereremmo.

 

Tracklist:

  1. Oggi (un inizio)
  2. Brave persone
  3. Lambrate
  4. Gli ultimi amanti
  5. Intervallo: Capitano
  6. Il povero diavolo
  7. Carlo
  8. Intervallo: L’amore che ci tiene
  9. L’anno del Leone
  10. Il sole e la luna
  11. Intervallo: Pirati (Superstrada)
  12. I Corridoi del Tempo
  13. Gli Audaci
  14. Intervallo: Il cuore è un missile
  15. La casa del padre (una fine)
  16. Coccodrillo

 

A cura di: Daniela Raffaldi

7.5

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