Trio attivo sulla scena musicale dal 2013 composto da Brian Zaninoni (voce, chitarra, pianoforte), Sebastiano Pezzoli (basso, sintetizzatore) e Marco Towers (batteria, programmazioni) sotto il nome di “Ella Goda”. La band fin dai primi passi propone un genere che spazia dal rock al power/pop con testi in italiano frutto di varie esperienze musicali che ogni singolo musicista ha accumulato alle proprie spalle. A Febbraio del 2016 la band con il brano “La cura Schopenhauer” si posiziona, secondo il giudizio della giuria, fra i primi dieci su più di mille partecipanti nel contest per accedere al palco del Primo Maggio di Roma. L’anno successivo sarà il momento giusto per dare vita al primo progetto ufficiale dall’omonimo titolo per l’etichetta Milanese Bulbart.
“Ella Goda”, l’album, offre sonorità semplici e dirette, senza troppi tecnicismi. Tracce dalla consistenza cristallina, per mezzo di preziosi innesti melodici, regalano leggerezza ed un minimo di corporatura data da una sezione ritmica scura. Un album impreziosito ancora di più da contributi synth che aumentano il tasso di originalità di questa band: “Qualcosa di Astratto”, per citarne una. Un album che vede l’impiego di diverse soluzioni tutte vincenti e per tutti i gusti arrivando ad un tasso di energia e adrenalina consistenti quanto basta a giustificare la collocazione della band nelle file di un buon power/pop come ad esempio nella bella e intensa “Che cosa rischiamo?”. Il trio degli Ella Goda dimostrano, con questo nuovo album, un buon bagaglio di idee e una buona dose di tecnica e scelta di suoni, tutte caratteristiche necessarie per un buon avvio. Avanti così!!
Tracklist:
01. La cura Schopenhauer
02. La mia eredità
03. Qualcosa di astratto
04. Quattro Anni
05. Uomo e cosa
06. Che cosa rischiamo?
07. Canzone apotropaica
08. Solo il silenzio
09. Le attese bruciano
10. Anni luce da te
A cura di: Madness
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