Estetica Noir – Purity

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Poche note, quelle che introducono “Hallow’s Trick”, open-track nonché primo singolo tratto da “Purity” dei torinesi Estetica Noir, e già ci sentiamo trasportare all’interno di un film horror degli anni ’80. Stiamo scappando lungo una strada notturna e la voce oscura di Silvio Oreste sta scrivendo la nostra storia mentre i synth famelici ci stanno cercando per divorare le nostre carni.

La frenesia si fa ancora più sostenuta con “Plastic Noosphere” che ufficializza, qualora ve ne fosse ancora il bisogno, la completa devozione della band ad atmosfere e immaginari eighties. In questo brano la voce si scioglie nel fumo, soprattutto nel ritornello, diventando una scia sonora tra gli strumenti, senza ingombrare o primeggiare, come tenderà a fare per tutto il resto del disco. La terza traccia, nonché il più recente singolo, “In Heaven”, comincia a dare forma all’incubo delineandolo come presa di coscienza di una realtà amara in cui spesso i falsi credi religiosi impediscono di vivere pienamente il presente con la promessa di un ipotetico aldilà ricco di soddisfazioni e soluzioni ai problemi. Ma esisterà davvero questo aldilà? L’intervento del comico americano George Carlin condisce il tutto con spruzzate di sarcasmo e fa riflettere.

Un attimo di respiro con la strumentale “Suicide Walk” e poi si arriva ad “I Hate” e alle sue unghiate di struttura ritmica e veleno. “Polarized” polarizza l’attenzione sui poli positivi affrontando con lucidità l’attesa danza di luci ed ombre del destino; il polo negativo torna invece con il delicato ghigno della successiva, “Deluxe Lies Edition”.

Una nuova ipnosi strumentale travolge con la splendida “Hypnagogia” in seguito alla quale inciampiamo in un pezzo di legno e poi in un altro e decidiamo di farne una torcia per illuminare e poter affermare finalmente “I’m not scared”, titolo del brano successivo che ci fa intravedere una svolta nella trama del nostro film horror in cui siamo ancora imprigionati. Ed è con una sferzante introduzione della batteria che ci immergiamo in “A Dangerous Perfection”, che potrebbe diventare il perfetto terzo singolo del disco: pur rendendoci conto del disagio che ci avvolge, questo brano ci fa ammettere che in realtà stiamo vivendo una pura perfezione, una pura pericolosa perfezione, e che ogni perfezione ha un prezzo da pagare che ci farà toccare finalmente il nostro zenith. Chi ha il coraggio osi!

La chiusura di questo avventuroso album è affidata a “You Make Life Better”: luce di fuoco, calma ossessiva, spasmi di stanchezza, desiderio di respiro, una spirale nera e bianca e colori psichedelici si alternano vorticosamente finché non apriamo gli occhi e vediamo che questo nostro film horror degli anni ’80 era solo un incubo e che la musica degli Estetica Noir ha saputo ambientarlo talmente bene che dovrebbe di diritto esser proposta a Dario Argento per farne il prossimo capolavoro.

 

Tracklist:

1.Hallow’s Trick

2.Plastic Noosphere

3.In Heaven

4.Suicide Walk

5.I Hate

6.Polarized

7.Deluxe Lies Edition

8.Hypnagogia

9.I’m Not Scared

10.A Dangerous Perfection

11.You Make Life Better

 

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A cura di:  JOSH DANTE

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