Figli di Madre Ignota – Bellydancer

 
Tracklist:

01. Istanbul
02. Bellydancer
03. Mediterraneo Voodoo
04. Escargantua
05. Sex Music Pasta
06. Show Me the Way
07. Alternativo
08. Tagliatella Punk
09. Caravan Petrol
10. Vegan in the Fridge
11. A me non piace niente

Si danza, si salta e si canta in coro insieme ai “Figli di Madre Ignota”, formazione tutta pepe (e tutta zafferano, anche?) del milanese che col suo “Bellydancer” sciorina tutti i cliché dell’orientalismo più immediato e grezzo, in modo però innovativo e decisamente intelligente.

Undici tracce, un po’ in italiano ed un po’ in inglese, per tutte le buone orecchie e per tutti i gusti, come le spezie che dall’est fino al mediterraneo crescono e arrivano sulle nostre tavole e nei nostri nasi: “C’è chi dice vai in Oriente…e poi non torni più” – questo ci dice il ritrornello di “Istanbul” e allora via!, da qui partiamo.
Meno efficace ma decisamente più radiofonica la title track “Bellydancer”, che ha un retrogusto reggae niente male e perfetto per un’estate frizzante ma non scontata. Un po’ più adatto alla belly da far danzare il ritmo di “Mediterraneo Voodoo”, ma il testo frena un po’ gli entusiasmi e spinge a pensare più che a ballare.
Musiche ed influenze che sono davvero in grado di farci viaggiare col pensiero, dal vicino mediterrano all’oriente più sensuale, per tornare poi a Milano, per uno spuntino dal kebbabaro sotto casa… Così si ballano tarantelle mentre i prodotti italiani diventano punk, “Tagliatella Punk” e, con l’aiuto di Francesca Sottocasa, lead vocal nella decima canzone, un povero vegano viene messo in frigorifero.

Il lavoro si chiude, in modo piacevolmente rock, con una pungentissima “A me non piace niente”.
Accento da porre anche su  “Sex Music Pasta”, un potenziale inno per tutti.
Indubbiamente un CD che è meglio avere.


Recensore: Gogo Wild

7.0

Voto 7

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