Great Lake Swimmers – A forest of arms

Recentemente ha fatto grande scalpore un articolo di Mashable sugli Yuccies, la next big thing in termini di mode urban pseudo-giovanili. Questi dovrebbero essere una sorta di evoluzione degli Hipster i quali, tra le varie cose, erano abbastanza odiosi per il loro mischiare in salsa indie generi come il folk.

E` proprio questo il genere dei Great Lake Swimmers, arrivati ormai al sesto disco in 12 anni dopo “New Wild Everywhere” del 2012. “A forest of arms” e` un disco tranquillo e gentile, guidato sopratutto dal violino e qualche volta dal benjo, in cui le canzoni vengono cantate a voce bassa senza mai interrompere l’andamento abbastanza lineare delle canzoni.
Questa linearita` si riflette sul lavoro anche da un punto di vista piu` globale, tant’e` che nessun pezzo risulta particolarmente superiore o particolarmente inferiore agli altri, a parte forse la divertente “Must have someone else’s blues”, che non passera` comunque alla storia.

L’album insomma risulta sicuramente molto digeribile e assolutamente orecchiabile, ma difficilmente si affermera` al di fuori dei consueti ascoltatori.

01. Something like a storm
02. Zero in the city
03. Shaking all over
04. Don’t leave me hanging
05. One more charge at the red cape
06. I was a wayward pastel bay
07. Bird flew inside the house
08. A jukebox in a desert of snow
09. Must have someone else’s blues
10. The great bear
11. With every departure
12. Expecting you

Recensione a cura di: Pucc

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