Intervista ai Mac and The Bee

I brani del disco nascono dall’apporto e dalle esperienze che ogni membro ha come bagaglio culturale, Federico proviene dal metal e dal grunge ma attualmente, col suo progetto solista, dal folk di matrice inglese, Antonio dal progessive e dall’elettronica, Daniele dallo stoner e dal grunge, Bruno dal Jazz, dalla fusion e dal funky. Le influenze dei quattro si amalgamano grazie all’elettronica e ad un paziente lavoro in fase di composizione, vengono analizzati i brani quasi nota per nota, e tutto è teso al funzionamento del brano. La copertina del disco, curata da Margherita Piu, è tratta dal quadro dell’artista Pastorello “Uno dei due”, che dà anche il titolo al disco, ONE OF THE TWO. Il senso del titolo sta proprio nella dualità che ogni uno di noi ha. Tutti abbiamo una sorta di lato oscuro che bisogna tenere sotto controllo e cercare di gestire e veicolare in modo da usarlo come energia artistica. Nelle tracce del disco si respira questo dualismo che ognuno degli elementi, chi più chi meno, ha.

1)Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?
Ciao, siamo i Mac and The Bee (Antonio, Federico, Bruno e Daniele) e veniamo da Sassari.

2)Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?
Si potrebbe dire che ci ispiriamo a molti artisti per via delle nostre differenti provenienze artistiche, ma se volessimo per forza trovarne un paio che ci accomunano sicuramente Nine Inch Nails da una parte e Massive Attack dall’altra.
Un lavoro degno di nota?, è una domanda difficile perché ce ne sono diversi, così come è restrittivo pensare a soli 5 anni, alcuni di noi ad esempio sono rimasti folgorati da DIE di Iosonouncane, oppure i Jaga Jazzist, i Fuzz Orchestra.

3)Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?
Il nostro ultimo lavoro, One of the Two, è nato grazie ad un percorso fatto in comune in quattro anni che sono stati difficili ed emozionanti al tempo stesso. Il lavoro, da un certo punto di vista, è veramente il riassunto di una vita vissuta fra sala prove, studio e palchi.

4)Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perchè?
Non ci piace parlar male delle altre realtà, soprattutto quelle che non ascoltiamo. Invece ci sarebbero tantissimi artisti sottovalutati per cui varrebbe la pena spendere due parole. Prendiamo atto che il mondo artistico da sempre è ricco di “offerte” spesso validissime che superano la domanda, ma che purtroppo non trovano il giusto spazio.

5)Progetti per il futuro?
Portare il nostro disco, One of The Two, in giro per l’ Europa (dato che è cantato in inglese) e anche in Italia.

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