Intervista alle Psychords

Intervistare delle donne è sempre difficile, non capiscono le domande, si offendono per tutto, chiacchierano all’infinito, il loro ego si gonfia a dismisura per le attenzioni, in più queste tizie si spacciano per musiciste punk, insomma… tutto in salita! Mi consolo pensando che solo la batterista tende leggermente al biondo, magari il livello di demenza generale non è altissimo, ma solo standard. Non so se fare domande scritte o fare direttamente dei disegnini per farmi capire, incrociamo le dita e iniziamo l’intervista a quelle sgallettate delle Psychords.

 

Ciao ragazze, grazie per aver accettato di fare una chiacchierata con me… parrucchiere ed estetista chiuse e quindi avevate tempo da buttare?

Ehi tu! Attenta a come parli eh! Le parrucchiere ed estetiste in questione saremmo noi… di noi stesse però! 😉

È la nostra innata attitudine al DIY che ci regala questi fantastici minuti per parlare con te di matrimonio, casa, chiesa e pargoli… però facciamo presto che tra poco c’è X Factor!

 

E’ appena uscito il vostro nuovo album, Save My Sanity, presentato durante un live il 13 ottobre. Pensate che per promuoverlo meglio sia proprio necessario presentarsi sul palco con calze rotte e bucate, pantaloncini e scollature varie? E’ così brutto che cercate di nascondere la vostra “musica” usando questi trucchetti? Immagino che il pubblico maschile vi abbia applaudito… e non per la musica

Allora, la risposta alla prima domanda è senz’altro un SÌ. Anzi, non è proprio necessario, ma dovremmo trovare il tempo di fare shopping ogni tanto, oltre a tutte le cose di cui sopra più le belle chiacchierate con i media.

E se l’album è bello o brutto, ditecelo voi! Siamo ancora in un Paese democratico? Sui libri di storia c’è scritto di sì……. (l’interpretazione è lasciata all’intelligenza di chi legge) e a dirla tutta speriamo di finirci anche noi sui libri di storia, un giorno! 😉

 

Perché avete deciso di fare le musiciste e stare sul palco? Esistono anche le passerelle se proprio volete attenzioni

Forse non siamo abbastanza alte per le passerelle, tutto qua. Per il resto sarebbe stato indifferente, se non fosse che la musica (la Musica!) ci dà e ci ha sempre dato la forza di andare avanti in questa meravigliosa avventura in cui la band è la migliore famiglia per tre ragazze che scoprono che il subdolo modo in cui gira il mondo fa abbastanza schifo.

 

Avete scelto il punk come genere… perché non sapete suonare? Vorrei farvi presente che i punk del presente e del passato suonano piuttosto bene, è una mezza leggenda quella di suonare male. O forse perché i punk suonano con tre accordi e voi oltre il tre non sapete contare?

Hai detto bene: sono i punk del presente che suonano bene. È per quello che noi ci ispiriamo al punk delle origini! ;-p

Ci siamo anche inventate questa farsa per cui la musica non è solo accordi ma anche passione, emozioni, espressione di sé stessi (certo, in questo caso parliamo di musica originale eh!) … insomma la scialuppa di salvataggio di una nave che va in una direzione pericolosa, a bordo della quale annullarsi e scimmiottare falsi idoli è più facile e piace a tutti.

 

Vi invitano a suonare da parecchie parti, anche all’estero. Siete consapevoli che avete queste occasioni grazie al fatto che siete donne? O siete convinte che vi chiamino per il “talento artistico”?

Valentina, su, non dovresti essere invidiosa… sei una donna anche tu! Ce la puoi fare esattamente come noi! 😀 Basta solo rimboccarsi le maniche e non arrendersi mai. Ecco qualche consiglio per fare come noi: ti svegli la mattina presto (in qualche caso anche prestissimo!!) per andare a fare un lavoro che non ti appassiona, solo per guadagnare quei 4 soldi che ti permettono di pagare affitto, avere una vita ‘normale’, pagarti la sala prove, gli strumenti, le registrazioni, i dischi, la produzione del merch ecc. Torni alla sera tardi da quel lavoro che ti ha tolto tutta la linfa vitale solo per ingurgitare qualcosa e buttarti a dormire, in attesa che arrivi quel giorno della settimana in cui la sera tardi oltre a fare le 2 cose fisiologiche di cui sopra devi trovare la forza (di voglia ne hai a pacchi! È quella che ti dà la forza J) di imbracciare lo strumento, attraversare la città e andare alle prove. Nel mezzo, quando hai un attimo, sui mezzi, in pausa, la notte prima di dormire o quando sei in bagno (!), hai anche tutto un mondo di fan, promoter, media, locali e gestori di locali da gestire, con cui confrontarti e a cui mostrare che sei viva e attiva come un fermento, pronta e prestante per il prossimo live. Ahah… parlavi di talento artistico?

 

Avete fatto parte e farete parte di line up di tutto rispetto in vari festival, Sham69, Flaco Punx etc etc… non è che chiamano voi come quota rosa?

Sì.

 

Siete consapevoli del fatto che la gran parte delle band ha solo componenti maschili e ha successo? Vi siete chieste perché? Non vi sorgono dubbi?

Sì, può essere che la proporzione è legata alla domanda precedente? La cosa che ci siamo chieste più di tutto è perché, ma non riusciamo a trovare una risposta sensata.

 

A chi l’avete dovuta dare per suonare? A chi continuate a darla per continuare a suonare? Non avete paura dell’eventuale concorrenza di ragazze più giovani? Il tempo passa per tutti e si sa che la carne fresca è la migliore

Sfidiamo a trovare chi non teme la concorrenza dei giovani! Ma non adesso che siamo giovani anche noi… ;-p E forse quando tra 30 anni saremo ancora sui palchi, vorremo solo sperare che nascano altre band ‘fuori dal sistema’ come noi e come alcune altre. O forse vorremo sperare che il sistema sia talmente migliore da poter essere fieri di farne parte. Utopia?

 

Avete una line up completamente al femminile perché tutti gli uomini si rifiutano di suonare con voi per la vergogna o perché volete abusare del fascino femminile per aprirvi le strade? Non vi sentite in colpa nei confronti dei vostri colleghi uomini che passano ore e ore in sala prove, padroneggiano gli strumenti alla grande, fanno pezzi bellissimi, non si lamentano mai e non hanno amici importanti o armi di seduzione da usare per suonare e accedere a palchi prestigiosi?

La line-up al femminile era l’intenzione iniziale della band. Nostra bontà (XD), abbiamo deciso in passato di accogliere anche uomini nella line-up, soprattutto per ovviare alla difficoltà di trovare musiciste donne (ahimè ci allacciamo alle domande sopra sulle quote rosa…), ed è evidente che l’unica soluzione da mettere in atto era quella di rinunciare ai 2 elementi mancanti e ‘accorpare le funzioni’. E così, Violet ha dovuto imbracciare la chitarra e imparare a suonare e cantare allo stesso tempo, Giò è passata dalla chitarra al basso e Cla… beh, Cla ha fatto da motivatrice: “vai vai vaaaiii!” 😀

E comunque, per tornare alle ‘armi di seduzione di massa’, se sei figo, uomo, donna o topo, ce la fai!! Guarda i Take That! ;-D

 

Veniamo alla conclusione, chiudiamo l’intervista con un messaggio per il pubblico. Il mio è che sono donna, sono bionda, suono la batteria e faccio interviste. Sarebbe molto bello non dover spiegare il perché abbiamo fatto questa intervista, ma nel 2017 è ancora doveroso parlare, confrontarsi e lottare per portare alla luce quello che accade alle donne nel settore musica e in qualunque altro campo. Voi, ragazze, cosa volete aggiungere?

Hmmm, forse a qualche fanciulla che non ama guardare più in là del proprio naso, lo stereotipo “matrimonio, casa, chiesa e pargoli” fa comodo, eh! E non è a queste persone che vogliamo rivolgerci, perché, va ricordato, ognuno è libero di scegliere ciò che preferisce o di arrivare fin dove riesce ad arrivare. Ci rivolgiamo invece a chi ha un po’ di senso critico verso ciò che vede e vive ogni giorno, che storce il naso perché sente che qualcosa non va o potrebbe andare meglio. Uscite fuori, venite allo scoperto, esponetevi! Non abbiate paura dello spauracchio di turno, che sia il prossimo violentatore o attentato terroristico. Serve tutto a comporre il minestrone: ci desiderano decerebrati, spauriti, soli e remissivi, pronti a dire “IO CI STO!”. MA NOI NO!

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