Intervista Roberta Carrieri

Roberta Carrieri è stata clown, trampoliera, performer in installazioni. Ma non solo. Dalla sua ha anni di esperienze teatrali, anni di tour come vocalist di Fiamma Fiumana (il gruppo di world music italiano più famoso nel mondo). Eh, già. Ama trasformarsi, ma soprattutto cantare. A tre anni di distanza dal suo ultimo disco, con una scrittura visiva ed evocativa, torna con il suo terzo lavoro….Urla, canta, sussurra in queste canzoni, scritte su commissione (il fil rouge del disco). Tra i committenti Leonardo Coen di Repubblica, Michele Mozzati (presente Gino & Michele? Ecco! Lui… Michele), Andy dei Blu Vertigo, Simone Cristicchi e altri ancora.

Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?
Sono Roberta Carrieri una cantautrice barese trapiantata a Milano e dall’animo nomade e curioso.

Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritevene veramente degno di nota? Perché?

Spazio molto nei miei gusti musicali, ma potrei dire che per me sono state pietre miliari e fonte di ispirazione i Beatles, Nick Cave e la musica Rembetika Greca.
Il disco uscito negli ultimi 5 anni che consiglierei invece è Aventine di Agnes Obel per via della semplicità e dolcezza che gli sono peculiari.

Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato? 

 “Canzoni su commissione” nasce come gioco creativo. Avevo voglia di sperimentare con la scrittura e di cimentarmi su temi commissionatimi da altri. Perciò ho proposto agli amici che più stimavo per capacità comunicativa (Tra questi Simone Cristicchi, Andy Fluon dei Bluvertigo, Leonardo Coen, Michele Mozzati) di chiedermi di realizzare canzoni su temi da loro immaginati o che, conoscendomi, avevano intravisto in me. Ne sono venute fuori le 12 tracce del disco, che hanno una modalità nuova per me. Credo più matura.

Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perché?
Ho scoperto musicalmente da poco Tricarico e credo che sia in Italia tra i cantautori più interessanti per il carattere, la personalità e la sincerità della sua scrittura e dei suoi live. Meriterebbe piu attenzione. Quelli sopravvalutati evito di perdere tempo ad ascoltarli perciò al momento non me ne viene in mente uno in particolare, ma ce ne sono tanti, basta accendere la radio. I motivi sono diversi, uno di questi è che le dinamiche del successo per un artista in Italia non sono regolate dall’autenticità e dall’originalità ma da interessi di altro tipo che poco hanno a che vedere con l’ arte o la musica.

Progetti per il futuro?
Il solito, fare concerti e scrivere canzoni sempre migliori. Il resto è un segreto.

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