JurijGami – Breve ma incenso

Preceduto in estate dal singolo “Christian De Sica”, il 9 novembre scorso ha visto la luce il primo EP di JurijGami, dal titolo “Breve, ma incenso”.
5 tracce super pop che segnano l’esordio del cantautore comasco nel fantastico mondo della nuova scena musicale italiana.
Ecco,…parliamone!
E qui è necessario riavvolgere per un attimo il nastro! Tranquilli, giusto qualche riga!
Com’è stato possibile passare dalla rinascita della scena “alternative rock” degli anni 90 e dai cantautori degli anni zero, all’attuale situazione musicale nostrana?
Discorso lungo! Magari ci vediamo tutti al bar e ne parliamo con la giusta calma e leggerezza perchè qui le poche righe potrebbero non bastare più.
E allora torniamo al primo EP di JurijGami,..non senza negare che mi sarebbe piaciuto molto di più continuare a parlare delle produzioni degli anni che furono, fatti di “Consorzi”, di “Forma e Sostanza”, di “Feste Meste”, di “Rosmarini di Plexiglas”, di “Piccole Iene”, di “Treni per Babylon”, di “Eserciti del Sert” e di adolescenti “Nati per subire”!
Ok! Non nascondiamoci oltre! Che questo disco non mi ha fatto proprio impazzire credo sia ormai chiaro a tutti!
Ammetto di non essere granché affascinato dalle sonorità disimpegnate di questi ultimi anni e questo EP, perfettamente in linea con molte delle ultime produzioni recenti non fa eccezione.
Fresco, ironico e ricco di tastiere che ricordano molto certe produzioni italiane di met‡ anni ’80, l’EP si apre con “La banda non si tocca”, pezzo che risulta orecchiabile dopo soli 5 secondi netti!
Lo sento passare già in rotazione nelle radio alle 3 del pomeriggio (…orario di punta!).
Rispetto al 90% delle cose che si sentono nei grandi network, questo pezzo farebbe senza dubbio la sua onestissima figurona! E’ giusto dirlo, diciamolo!
“Tra il tedio e il dolore”, canzone successiva, risulta orecchiabile dopo 10 secondi!
Si inizia a peggiorare!
Tenendo per un attimo a freno le battute c’è da dire che la seconda traccia conferma tutto quanto ascoltato nella prima. Nessuna sorpresa, stessa immediatezza melodica e solite tastiere a muoversi in sottofondo.
“Girati verso di me” denota un piglio pi˘ malinconico, subito interrotto però da “Christian De Sica” dove il concetto torna chiaro. Non ci prendiamo troppo sul serio, prendiamoci un mojito e rilassiamoci un po’! Infondo lo diceva anche il “Dogui” in Vacanze di Natale (quello dell’83! Quello vero!): “Sole, wiskey e sei in pole position!”
Qui i secondi in cui la melodia risulta orecchiabile tornano ad essere 5 scarsi!
Del resto, se questo pezzo è stato scelto come singolone di lancio del disco un motivo ci dovrà pur essere!
I 3 minuti finali di “Flying spaghetti monster” mi scivolano via piacevolmente, diciamo che non me ne sono neanche reso conto!
Tirando le somme, tenendo presente la musica che sta avendo successo in questi ultimi anni, di buono c’è da dire che ogni singola traccia di questo EP potrebbe essere un potenziale successo in radio!
Di cattivo, c’è invece da dire che ogni singola traccia di questo EP potrebbe essere un potenziale successo in radio.

 

Tracklist:

1. La banda non si tocca
2. Tra il tedio e il dolore
3. Girati verso di me
4. Christian De Sica
5. Flying spaghetti monster

 

A cura di: Simone Grazzi

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