La Macabra Moka – Tubo catodico

La Macabra Moka, quartetto di Cuneo, torna dopo tre anni con un nuovo album, “Tubo catodico”, 10 oezzi cantati in italiano, prodotti in collaborazione con Scatti Vorticosi Records, Brigante Records & Productions, Dischi Bervisti, DreaminGorilla Records, Tanto di Cappello Records e Vollmer Industries. E’ stato registrato al Mam Recording Studio da Fabrizio Barale, mix di Stefano Genta, masterizzazione di Giovanni Versari.

Rock duro, stoner, chitarre incazzate, voci decise e rabbia che viene sputata per tutta la durata del disco, finalmente si ascolta un po’ di buona musica, indie solo perché non supportata da major, non di sicuro perché ha a che vedere con l’indie rock di adesso, dove le band risvoltinate urlano tutta la loro rabbia se nel cocktail non metti abbastanza ghiaccio e se devono dividere la strumentazione con altre band. Ecco, band indie rock, cercate di non condividere il palco con i Macabra Moka perché questi sono incazzati sul serio e forse non avete idea di dove vi mettono il cocktail.Questi ragazzi suonano, suonano sul serio, è una fattore da mettere immediatamente in evidenza, sanno che tutti gli strumenti possono essere utilizzati alla massima potenza, si possono usare tutte le corde e tutte le pelli, possibilmente fino a rompere tutto. Vi romperanno i timpani, vi faranno sanguinare le orecchie, ma in modo assolutamente positivo. Finalmente. Era ora. W chi sa fare musica.

Non c’è un brano che risalta in particolar modo sugli altri, è tutto un fuoco, un veleno che scorre a fiumi, rabbia e potenza, quasi da dire un album monotono, ma che bella monotonia, parti incazzato alla prima nota e finisci furibondo sull’ultima, un piattume decisamente piacevole e da riascoltare più volte. Fa niente se non riescono a tirarci fuori uno/due singoli, hanno tirato fuori direttamente l’album, che dire di più? Continuate così e fate mangiare la vostra polvere a chi suona giocando a Band Hero, vi mancano solo le fiamme sul palco, poi avete tutto.
Si può solo parlare bene di questi ragazzi… anche perché non ho intenzione di finire sul loro palco come combustibile per effetti speciali. Risparmiatemi e lasciate che siano le chitarre a fare scintille e fuoco. Bravi!

01. Radio
02. Col cerino in mano
03. Tormentone d’estate
04. Johnny Shines è tornato nel gruppo
05. Le aquile del metallo morto
06. Piove, governo ladro
07. 7 volte capra
08. Mai una joey
09. La parte degli angeli
10. Ok, il prezzo è giusto

a cura di: Valentina Ferrari

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