L’Etiope – I nonni sono morti

…Domenica mattina, mi alzo, accendo il computer, tasto sinistro, doppio click, partono le tracce audio!

…Ok! Mi piace!

E mi è piaciuto praticamente fin dal primo ascolto! Non è poco! E non è poco proprio per niente! Anzi!

Un ep d’esordio così “fresco”, brillante, orecchiabile, ma coraggioso e per niente banale è merce rara. Particolare non da poco è inoltre il fatto che segua la linea di un genere musicale che per di più neanche prediligo. Ma andiamo con ordine.

Capitolo 1 – Prosopopea: la voce di una fantomatica sveglia ci dice che “…è ora di alzarsi!”. Parte la canzone e la traccia mette subito in risalto una versatilità musicale decisamente vivace. La voce di Andrea Cocco accompagna le curve sonore di uno swing molto pop con piacevoli virate rock sul finale.

Capitolo 2 – Assenza del Tempo: la cifra stilistica prosegue sulla stessa lunghezza d’onda, ma il sound si fa più brioso, giocoso, da allegra e scanzonata balera domenicale. I riferimenti vocali a Paolo Conte, evidenti già nella canzone d’apertura, si fanno qui ancora più marcati. E la cosa ci piace assai!

Capitolo 3 – 12 maggio 1974: la data richiama, per dovere di cronaca, quel referendum sul divorzio che portò idealmente l’Italia in epoca contemporanea. Il ritmo accelera, si tinge di blues e lo swing pulito delle prime due canzoni decide di farsi sanguigno e di versarsi un buon bicchiere di bourbon come il buon Fred Buscaglione avrebbe amato fare!

Capitolo 4 – Immobilis in Mobili: i toni tornano scanzonati e, soprattutto l’inizio, trasuda “Sergio Caputo” che è un piacere. Musicalmente parlando il pezzo più complesso e articolato dell’intero Ep. Una vena malinconica sul finale tradisce il tono divertente del resto del disco donando però ulteriore valore ad un lavoro già di per sempre buono e maturo.

“I nonni sono morti”, tirando le somme, è un lavoro decisamente ben misurato che riesce a unire un sound vintage a sonorità attuali. Un disco che se ne frega delle mode del momento e che se ne va avanti per la sua strada non può che avere la mia più totale stima!

Tracklist:

1 – Prosopopea

2 – L’Assenza del Tempo

3 – 12 Maggio 1974

4 – Immobilis in Mobili

Recensione a cura di: Simone Grazzi

Riferimenti: Profilo Soundcloud

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