Lowave – Lowc1ph3r

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Un prodotto discografico come tanti.
Ci provano gusto questi Lowave a “giocare” con la strumentazione, per creare dense atmosfere rock-elettroniche: brani cupi, dilatati, soffocanti, voce “confusa” e “pesante”.
I Lowave “giocano” molto, anche con la simbologia varia, usando in copertina il “lucifero di turno” (e non solo), più adatto, magari, ad altri stili musicali-filosofici ben precisi.
Attenzione però, perché con la Musica (e la simbologia) non si gioca.
La Musica è una cosa seria. Devi “sentirla”, conoscerla, e bene, per poi sperimentare, trasmettere, comunicarla ad un pubblico, ed essere credibile.
Fare Musica è per gente coraggiosamente interessata a portare avanti un messaggio, un contenuto, un suo perché preciso, un’identità cristallina e pura. Senza mezze misure. Senza contraddizioni. Senza dubbi. Non è un Mestiere per tutti. Ci nasci con quest’attitudine.
A volte, quando vuoi fare troppo “il figo” della situazione, rischi di apparire poco spontaneo, poco espressivo, poco “a fuoco”, senza personalità.
Un sei di incoraggiamento, sperando che in un secondo Album, i Lowave abbiano le idee, nonché una identità/direzione sonoro-filosofica, un po’ più chiare e sincere.

01. Tale seven
02. Lowcipher
03. Lazy brother
04. Golden mine
05. Fuck the piramid
06. Iggy
07. Milky way
08. Made of light
09. Stars walker
10. B.I.M. (Beautiful Idiotsynthcratic Moods)

recensione a cura di Laura & Max – Mind the Sound!

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