Lukas Mrozinski – Mrozinski

Onirico e folle come le opere di Maurits Cornelis Escher, cupo e visionario come i film di David Lynch, “oscuro e increspato come un garofano violetto” per usare un verso di Arthur Rimbaud. » difficile incasellare il nuovo lavoro di Lukasz Mrozinski (ex Theorema, MerÁe Vivo e Seminole), cantautore e chitarrista italo-polacco che non a caso vive a Torino, la città più esoterica d’Italia.

“MROZINSKI” è composto da otto tracce che spaziano dal noise al jazz, dal post-folk alla canzone d’autore, dall’avanguardia all’industrial. Si tratta del terzo album da solista per Lukasz Mrozinski, ma se si prendono in considerazione tutti i progetti della sua carriera si tratta del suo decimo disco. Lontano da melodie facili, lontano da ascolti di massa, lontano da tutto quello che può essere etichettato come mainstream, con una voce che spazia dalla malinconia di Luigi Tenco alla stentoreità di Giovanni Lindo Ferretti.

L’unico pezzo che potrebbe essere passato in radio (o perlomeno che io passerei in radio se fossi proprietario di una radio piuttosto alternativa) è “Cado”: l’arpeggio di chitarra gli regala un’aura di normalità, ma è solo l’impressione iniziale. Con un arrangiamento diverso potrebbe sembrare un brano dei primi Tiromancino, magari scritto sotto effetto di sostanze non del tutto legali.

In “Risveglierò” si nota una certa passione per la psichedelia e per il progressive rock. Ma è l’ultima canzone, “Nigdy Nic”, a catturare la mia attenzione: nonostante sia parzialmente cantata in polacco, risulta pi˘ adatta al mio orecchio, meno sperimentale ma senza cadere nei clichè. Consigliato a chi ama le cose strane, gli ascolti difficili, i quadri di Salvador DalÏ e le poesie di Alda Merini.

 

Tracklist:
1. Cuori Rifletti
2. Los
3. Cado
4. Risveglierò
5. Altago
6. Venti
7. Umana Lacan
8. Nigdy Nic

 

A cura di: Claudio Molino

6.0

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