NicoNote – Emotional Cabaret

Come perdersi in un caleidoscopico viaggio immaginifico tra l’altalenante andirivieni di modulazioni umorali e stilistiche che si scontrano in continua colisione. Come un cabaret delle emozioni che tocca l’anima in profondità, mostrando le diverse sfumature che animano i sentimenti umani. Infine, come uno spettacolo teatrale i cui fili dei pupi sono tirati da mani delicate e un po’ folli. Queste sono alcune delle sensazioni che si provano ascoltando Emotional Cabaret, secondo album in studio di NicoNote, al secolo Nicoletta Magalotti.

Il disco è il risultato un progetto cabarettistico in stile Dada a cui l’artista lavora da qualche anno (da cui prende il nome). Le nove tracce che lo costituiscono sono pertanto la riproduzione riarrangiata di una forma di spettacolo in cui spontaneità, improvvisazione e sorpresa ne costituiscono l’essenza. Tutto è giocato sulla commistione di frammenti musicali ed episodi narrativi con ambientazione di varia natura che traducono in liriche sbalzi umorali più disparati. Così, si passa con naturalezza dal tedesco al francese per poi tornare all’italiano, viaggiando su suggestioni essenzialmente acustiche a sound elettronici, tra influenze jazz e vibrazioni alt-rock. Il tutto confezionato dalla bravura artistica di NicoNote e dai suoi musicisti, tra i quali compaiono di volta in volta artisti di calibro internazionale ad impreziosire l’intero lavoro. Troviamo il sax di Enrico Gabrielli nel pezzo apripista “An die Unerkannte” (il cui testo tratto da una poesia di Holderlin) e nel sensuale, a tratti esotico, “Youkali”; o anche la presenza alle chitarre di Stefano Pilia in chiusa nel brano sognante e rarefatto “Confusa”; c’è poi la collaborazione con White Raven in “Defected” (tributo ad Allen Ginsberg), brano distorto e onirico in cui le pulsioni elettroniche si scontrano con chitarre stridenti; ed, infine, “Round Midnight” dà il congedo con Roberto Bartoli come ospite al contrabbasso in una versione accattivante per la sua essenzialità del brano omonimo di Thelonious Monk.

Tra malinconia e spensieratezza, profondità e umorismo si snodano questi nove capitoli apparentemente tanto diversi eppure tutti uniti da un fil rouge che li accomuna: il senso di alterità spaziale e fisica tra bisogno di riconoscersi e quello di evadere. Un lavoro intimo e al tempo stesso estroso, intavolato sulla giustapposizione di contrasti. Ciò rende l’ascolto piacevole e ne stimola il desiderio di vedere l’arte performativa di NicoNote in esibizioni dal vivo dove, sicuramente, trova il suo spazio ideale nella dimensione live.

 

TRACKLIST:

  1. An die Unerkannte
  2. Giorni afosi
  3. Confusa
  4. Youkali
  5. Defected
  6. In der fremde
  7. E’ NORMALE
  8. Animale
  9. Round Midnight

 

A cura di: Francesca Mastracci

7.5

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