Nuovo album per i SUNN O)))

Nuovo album per i SUNN O)))
‘Kannon’, dal 4 Dicembre per Southern Lord

 

I 3 brani di ‘Kannon’ proseguono il discorso che Stephen O’Malley e Greg Anderson avevano interrotto con ‘Monoliths and Dimensions’, ultima release del suo americano dopo gli album registrati con Ulver e Scott Walker. Su ‘Kannon’ i SUNN O))) tornano a lavorare con gli eterni collaboratori Attila Csihar, Oren Ambarchi, Rex Ritter e Steve Moore.

Guarda su BoilerRoom.tv una recente esibizione dei SUNN O))) comprendente estratti dal nuovo ‘Kannon’

Composto nell’ombra delle due imponenti collaborazioni con l’impossibile crooner Scott Walker  (‘Soused’ per 4AD nel 2013) e gli scandinavi Ulver (‘Terrestrials’ del 2014 per Southern Lord) il nuovo album del duo O’Malley/Anderson intende rifarsi a discipline antiche, senza per questo scrollarsi di dosso gli attributi che da sempre ne hanno sorretto l’operato. Il nuovo lavoro dei SUNN O))) consiste di un tema suddiviso in tre movimenti, per l’appunto ‘Kannon pt.1’, ‘Kannon pt.2’ e ‘Kannon pt.3’. Si rinnova la collaborazione con lo storico produttore Randall Dunn in quel di Seattle, come le complici sortite offensive coi soliti sospetti Attila Csihar, Oren Ambarchi, Rex Ritter e Steve Moore giusto per cingere la lista dei collaboratori a pochi eletti. Al centro delle composizioni i sempreverde duelli tra le 6 e 4 corde di Stephen O’Malley e Greg Anderson.

Il macilento incedere delle composizioni non impedisce all’album di assumere profondi significati ancestrali, lasciando emergere una vena figurativa usualmente distante dal centro di gravità dei nostri. Nonostante l’incubo terminale della catastrofe permanente, il disco è destinato ad ampliare i nostri padiglioni auricolari, grazie a stratagemmi sonici non proprio comuni ai frequentatori della scena metal. La lugubre marcia intentata dai Sunn O)) è libera da condizionamenti e vive di una spinta secolare. C’è grande forza meditativa dietro all’oltraggioso muro del suono, una disciplina non comune a chi maneggia così avventate forme soniche. La trascendenza è la via del riscatto nel loro caso. In particolare la fascinazione per le discipline orientali ed il buddismo hanno condizionato la metamorfosi del disco, tanto da commissionare le note di copertina alla teorica Aliza Shvarts, proprio sulle relazioni tra musica e filosofia. All’artista  e designer svizzera Angela LaFont Bollinger è stato commissionato l’artwork, un’astratta scultura che rimandi proprio alla visione di  Kannon (la colossale statua che rappresenta il bodhisattva buddista della compassione Avalokitesvara), mentre la fotografa francese Estelle Hanania ha ritratto il trio base (Csihar, Anderson, O’Malley) nel mausoleo dell’ oscurantista Emanuel Vingeland in quel di Oslo, Norvegia.
Kannon è la pietra filosofale dei Sunn O))), la sublime ascendenza verso nuove mesmeriche esperienze.

 

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