Ophelia’s Nunnery – Non basta vivere

La loro urgenza espressiva si basa su solide sonorità, intense ed originali, davvero particolari per il mercato discografico italiano, abituato all’abitudine. Gli Ophelia’s Nunnery sono una continua sorpresa e gradita novità. Sia ascoltandoli su disco che dal vivo, la Band trasmette un’elettrizzante atmosfera vivace. Una sezione ritmica scattante e dinamica, un sottofondo costante e mai prevedibile, che regala una preziosa ballabilità ai pezzi. In generale, un’ottima alchimia e respiro musicale. Senza nulla togliere alla bellezza dei testi, in italiano, scritti con lo stomaco ed il cuore in mano. Parole che ti colpiscono, con la loro ironia tagliente, intelligente, non arrogante. Un’ironia e sagacia che viene dosata “il giusto”, in totale equilibrio con la sincera armonia d’insieme. Ascoltare gli Ophelia’s Nunnery è un bel viaggio a base di rinfrescante gin tonic!

Sul palco di uno scassato locale di periferia di Milano o sul palco di un fighissimo club inglese, gli Ophelia’s Nunnery fanno la loro bella scena, come una nota colorata suonata con sano e contagioso ottimismo e fiducia nella Musica, nel suo valore positivo e coraggioso. La Band risplende di una certa luce, non ancora offuscata dalla noia contemporanea. Questi Ragazzi hanno molto da dire, e da regalare, a chi ha voglia di ascoltare un suono generazionale che “sa il fatto suo” ed ha molto da insegnare a banali e ripetitivi arrangiamenti che si sentono in giro.

Un suono curato nei minimi dettagli, un’attenzione scrupolosa anche per l’immagine visiva dell’intera produzione artistica. Ma la cura del tutto non sa di finzione; ha odore di rispetto nei confronti di chi ascolta il “prodotto” e di rispetto stesso per il mestiere che hanno scelto di portare avanti.

Questo (e molto altro) sono gli Ophelia’s Nunnery: Matteo Arienti (Voce), Dario Azzolini (Chitarra), Matteo Zappa (Basso), Simone Manzotti (Batteria), quattro Amici “fatti della stessa sostanza dei sogni”, come direbbe William Shakespeare.

Tracklist:

  1. Martedì
  2. Il rumore del passato
  3. Benedire
  4. Solo mostri
  5. Il pentito

 

Recensione a cura di: Laura & Max – Mind The Sound!

Riferimenti: Profilo ufficiale Facebook

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