Riccardo Pasquarella & I Santi Bailor – L’Insogno

Immaginate di inoltrarvi nei vicoli accanto a un lungotevere tra osteriacce e botteghe, dove la gente canta con schiettezza, e con un salto veloce ritrovarvi nella città affollata, colorata e sempre seducente. I “Riccardo Pasquarella & I Santi Bailor” nascono in quel momento, nel breve passaggio tra due mondi che si intrecciano e contaminano continuamente. Perchè le storie che raccontano potrebbero nascere ovunque, o almeno, in qualunque città scorri un instancabile fiume. Riccardo Pasquarella nasce musicalmente tra i dischi di Lando Fiorini e il Sor Capanna a Duke Ellington e Louis Armstrong. Con il suo primo regalo ricevuto, una chitarra, il passo per intraprendere la strada come musicista è davvero breve e immediato. Le sue esperienze musicali fino ad ora sono state: 14-20 anni: con i “Nios Desaparecidos”.
22-29 anni: come chitarrista elettrico con “Hellosocrate” band con la quale incide produce un disco: “Un Forte Giramento di Testa”. Dopo l’esperienza Hellosocrate, prende forma il progetto “I Kids With The Crown”, e così nasce l’album “Nothing is Lost”, completamente curato artisticamente e arrangiato da lui. Un disco forte ed emotivo al tempo stesso. Dopo questa esperienza e dal tesoro di questa, magicamente arrivano tante nuove idee nuove e ispirazioni.
Ecco che nasce: “Riccardo Pasquarella & I Santi Bailor”, e le influenze e le unioni che sin da piccolo lo seguono prendono forma: Roma e l’America si sono ritrovate.
Dopo un anno e più nello scrivere numerose canzoni in romanesco mentre si guida per la Route 66, un matrimonio con la co-autrice e co produttrice: Rossella Clemente, l’incontro con Giordano Tricamo (batteria) e Ruggero Maoloni (Basso), nasce il disco: “L’Insogno”. Un lavoro folk cantautoriale in lingua romana, un pò come Venditti, impreziosito da sfumature musicali per mezzo di trombe, archi e flauti traversi. Un album dalle sonorità soft e dalle melodie malinconiche “L’Insogno”, “Un Miracolo po succede”, “Noartri” e “casa Mia” , con una buona impennata di allegria con la traccia centrale “Morivo Per Te”, ma è solo un barlume, perchè la band è comunque intenzionata a rimanere su livelli bassi molto bassi, rasente l’assuefazione, un modo carino e professionale per dire .. che ddu palle!!. Badate bene, è sicuramente un lavoro valido, tecnicamente perfetto, che magari tra le righe vuole esprimere concetti profondi e per niente banali, ma da consigliare solo agli amanti del soft e delle smancerie romantiche, senza aspettarvi impennate energiche e di pura adrenalina.

01. L’Insogno
02. Un miracolo pò succede
03. Noantri
04. A casa mia
05. Morivo per te
06. Capirai
07. Er giardino der Re
08. Er vento soffia

a cura di: Madness

6.5

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