Ronin Soul – The Sleep of Reason

Esordio discografico per i Ronin Soul, band monzese già all’attivo dal 2014 (o anche più se si considera che i membri del gruppo sono tutti amici che si conoscono da una vita). The Sleep of Reason si intitola l’album, riecheggiando il titolo di un celebre disegno del pittore spagnolo Francesco Goya, “Il sonno della ragione genera mostri” (come anche viene sottolineato dall’artwork in copertina) in cui il pittore fa prendere forma a tutte le angosce e i timori generati dall’oscurantismo e dalle superstizioni. Come l’opera di Goya, l’album vuole essere un richiamo alla coscienza critica dell’individuo, assopita in un universo che lo spinge alla deriva di se stesso.

A questa tematica si ricollega anche il nome scelto dalla band: “ronin” in giapponese indica il samurai decaduto (letteralmente “uomo-onda”, alla deriva appunto), il quale abbandona la società che lo circonda per errare svincolato da tutto, lontano dagli stereotipi e dalle ipocrisie che lo avevano incatenato.

Dal punto di vista musicale, la band riesce a creare un suono che si fonda sulla commistione di rock a tratti più ruvido e spigoloso a componenti più distese, viranti verso il punk, con scenari post-punk e con qualche leggera incursione di progressive tra i vari riff di chitarra e synth psichedelici disseminati qua e là. Tra i vari pezzi veloci, scanditi da aspri fraseggi di chitarra e cavalcanti groove di batteria, si fanno spazio ballate rock (come “She Said” e “Far”) con una punta di svagatezza jazzistica in “Horizon”. Negli ultimi due brani, che rappresentano quasi l’uno il seguito dell’altro, si raggiunge un buon grado di compostezza sonora, quasi una reinterpretazione in chiave post-punk di certi solchi prog anni ’70.

Una buona prima prova senza lodi e senza infamie, che ancora risulta traballante strutturalmente e spesso ha il difetto di inciampare nella tendenza a ripetersi. Ma tuttavia non mancano passaggi interessanti e ben eseguiti.

 

Tracklist:

  1. Black Friday
  2. Cognition of Pain
  3. She Said
  4. The Shining
  5. Far
  6. Stream of (Un)Consciusness
  7. Journey to Nowhere
  8. Horizon
  9. The Deaf Dream
  10. Dyanne

 

A cura di: Francesca Mastracci

6.5

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