Shandon – Brandelli d’Italia vol.1

Ci sono band che a un certo punto della loro carriera non sanno più cosa dire e allora si rifugiano in un album di cover. Possiamo dire che non è questo il caso degli Shandon. Tornati in pista l’anno scorso con nuovo album “Back On Board”, una nuova formazione e un tour fitto di date in tutta Italia, hanno deciso di incidere l’Ep “Brandelli d’Italia Vol.1” sulla spinta del pubblico incontrato durante i concerti.

Come Il cantante Olly ci ha spiegato bene nell’intervista (https://www.ondalternativa.it/shandon-un-ep-omaggiare-la-band-piu-importanti/) gli Shandon sono considerati dai più giovani un punto di riferimento storico della musica indipendente, eppure la band stessa è frutto di influenze del passato che sembrano dimenticate. “Brandelli D’Italia Ep Vol.1” nasce così, un po’ per caso e un po’ ragionandoci. Sulla loro pagina Facebook gli Shandon hanno fatto una campagna di promozione molto intelligente: per ogni cover Olly ha raccontato del gruppo, del disco facendo una sorta di retrospettiva, ricca di aneddoti anche personali; inoltre ha coinvolto direttamente alcuni componenti delle band facendo delle mini interviste. Appare così un breve “docufilm” di cui l’Ep è la colonna sonora.Le sei tracce sono reinterpretate in “salsa Shandon”, ma senza esserne stravolte. Acquistano tutte un gran ritmo e tanta energia: lo si capisce subito dall’attacco della prima canzone “Flash” dei Search e da “Casino Royale”, dell’omonimo gruppo, che passa da uno ska classico ad uno ska core più movimentato. “A Great Big World” dei Senza Benza si arricchisce coi fiati assenti nella versione originale punk, mentre a ”Questi Anni” dei Kina giova un mastering moderno e pulito. “Uomini” dei Ritmo Tribale è sicuramente la cover più riuscita , l’originale viene esaltata dagli Shandon e prende nuova vita. I paragoni sono dunque inevitabili, ma gli Shandon non sono novellini nel campo: già ai tempi di Fetish fecero una versione ska di “Seek and Destroy” dei Metallica e anche nell’ultimo album reinterpretano artisti del calibro di Creedence Clearwater Revival e Bruno Mars.

Con “Eptadone” degli Skiantos il lavoro è stato sicuramente più arduo, gli Skiantos sono una pietra miliare musicale italiana e nonostante Olly vocalmente sia bravo, la scelta di sostituire l’assolo di chitarra con i fiati non paga come dovrebbe.Vol.1 significa che c’è già in cantiere un altro ep così da creare un vero e proprio Lp? o forse più? Il nuovo corso degli Shandon è iniziato e tutto è possibile.

01. Flash (Search cover)
02. Casino Royale (Casino Royale cover)
03. Uomini (Ritmo Tribale Cover)
04. A great big world (Senzabenza cover)
05. Eptadone (Skiantos cover)
06. Questi anni (Kina cover)

a cura di: Stefano Aliprandi

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