Sileo – Sileo

I contenuti, di un disco, se posti al centro di una canzone, immediatamente diventano l’aspetto principale. Poco conta se ci metti un buon arrangiamento o un sound strepitoso, i versi catturano tutta l’attenzione.

Così i Sileo, cercano in questo lavoro d’esordio di raccontare tutto il malessere, la rabbia, la disillusione mista a rassegnazione di una generazione che ha vissuto la propria esistenza più da spettatore che da protagonista.

In tutti i brani si denota questa visione stanca e rassegnata, e le sonorità che accompagnano le parole con sapiente cura.

Si percepisce come la “generazione dell’amore ai tempi dei Baustelle” abbia davvero qualcosa da raccontare, anche dietro storie banali come una ragazza che ti molla, o i rimpianti di non aver saputo cambiare il mondo come un adulto che non ha ancora voluto chiudere con l’adolescenza. Canzoni del disincanto, forse proprio di quel passaggio ad una maturità che alla fine è una gran rottura di coglioni, se non ci fosse la musica.

Sileo così ci raccontano questa fase della vita, con utilizzo sapiente di chitarre acustiche, bassi saturi e sintetizzatori ricchi di armoniche. Certo, il genere tutto italiano che Paolo Benvegnú ha teorizzato 20 anni orsono, è ormai ben codificato e sembra più facile scrivere canzoni, ma trovare ricchezza narrativa per i propri brani è sempre degno di lode.

Attendiamo quindi sulla lunga distanza, i Sileo, e vedremo se confermeranno la loro maturità di musicisti. Da ascoltare mentre stendi i panni che hai dimenticato nella lavatrice ieri sera.

 

Tracklist:

  1. Verdone
  2. Questione Di Pioggia
  3. Nadja
  4. Una Ragazza

 

A cura di: ffgallarati

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