Il Terzo Istante – La fine giustifica i mezzi

La fine giustifica i mezzi è la prima grande svolta dal punto di vista discografico per il gruppo torinese Il Terzo Istante, progetto nato a fine 2011 dall’unione di Lorenzo De Masi (tastiere e voce), Fabio Casalegno (chitarre) e Carlo Bellavia (batteria), con la successiva aggiunta di Luca Sbaragli (basso). L’album arriva dopo un percorso diviso in tre capitoli, che costituiscono quella che viene da loro definita “la trilogia fluo”: tre EP (Come ti senti?, Forselandia, Rapporto allo specchio) pubblicati tra il 2012 e il 2014, che pur mantenendo una propria identità presi singolarmente, raggiungono la loro completezza in quanto lavoro organico incentrato sul tema del presente in tutte le sue sfaccettature.

La prova con il full-length arriva dunque a coronamento di un lungo percorso di sperimentazioni e live, confermando a pieno titolo l’attitudine al rock graffiante dei lavori precedenti, fatto di potenti riff di chitarra dal sapore grunge e di martellanti groove alla batteria, come nel caso di “Uccidimi”, “Tu non riuscirai” e “Fenice”, pezzo sicuramente più acceso dell’album. Ciò che rende questo disco più composito, però, è l’uso più calibrato rispetto alle prove prevedenti di momenti di distensione ritmica, come per “Lucido”, brano posto sapientemente in conclusione, dove si trovano momenti acustici dall’essenza cantautorale. Nella tracklist inoltre figurano anche pezzi impreziositi dal suono caldo del sax e da bridge in cui la tastiera diventa l’elemento preponderante, tanto da raggiungere sfumature blues. Tra questi, figurano brani come “Il Blues del latte versato” e “La strada che ti porta indietro”, in cui veniamo idealmente trasportati nelle sonorità dei primi anni ’80, o anche “39,8°”, brano realizzato in collaborazione con il gruppo CollaVoce che rappresenta un interludio completamente strumentale in cui per poco più di due minuti l’atmosfera si sospende lasciando immaginare visioni oniriche di stati febbrili.

È curioso il fatto che proprio questo loro primo album sia interamente incentrato sul concetto di ‘fine’ inteso nelle sue varie implicazioni sia fisiche che metaforiche, come d’altronde sottolinea anche la scelta del titolo. Tuttavia, la ‘fine’ de Il Terzo Istante non è che il principio stesso che spinge alla vita, “la primordiale forza costruttiva” che implica la ragione del nostro essere. Messa così allora, sembrerebbe che abbiano scelto un’ottima fine per dare inizio al loro percorso musicale.

01. Uccidimi
02. Il blues del latte versato
03. Fenice
04. Due fuochi
05. La strada che ti porta indietro
06. 39,8°
07. Le cose importanti
08. Tu non riuscirai
09. Lucido

a cura di: Francesca Mastracci

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