The Falls – Mind the gap

Mi trovo ad un bivio! Che il disco non mi è piaciuto lo dico subito oppure la tiro lunga per un po’ lanciandomi in qualche discorso articolato giocato sul fatto che comunque è ben suonato? Su quest’ultimo punto, in effetti, niente da dire, sul fatto che sia davvero ben suonato proprio non ci piove. Le soluzioni melodiche sono ampie, non semplici e gli arrangiamenti hanno decisamente molta maniera.

Il fatto è che decisamente non mi è arrivato (…e anche con le citazioni alla Maionchi sono a posto!). Il mio palato proprio non lo ha gradito. Suono fresco e volutamente easy listening per un’immediatezza di ascolto che trova subito una facile orecchiabilità ad ogni pezzo. Gli ammiccamenti al brit-pop anni ’90 sono evidenti, ma il risultato è molto più pop che brit e a tratti si intravedono anche quegli anni ’80 di quel festivalbar che francamente mi manca solo perché mi faceva capire che l’estate stava finalmente per arrivare!
Qua e la ho la sensazione che qualcosa stia in effetti per accadere, come nell’intro di “It’s up to you” o in “Run away”, ma poi tutto torna al proprio posto e le mie aspettative vengono subito sopite.
Anche l’inizio di “Beware of the empty” mi fa ben sperare, ma le soluzioni finiscono per convergere anche qui in un pezzo perfettamente strutturato, ma senza quella “luccicanza” e quella sorpresa che mi sarebbe piaciuto finalmente trovare. Suoni “Sub-sonici” continuano a far capolino ad ogni angolo, soprattutto negli attacchi, e non fa eccezione neanche l’intro di “Just to make it clear”. La cosa non ci dispiace affatto.
E arriva anche la ballad, “Alive”. Il pianoforte si prende la scena e la fa da padrone. Melodia al potere!
Poi all’improvviso, quando meno te lo aspetti, proprio in zona cesarini, ecco il pezzo che ti spiazza e che ti fa dire: “Ah ppperò!”

Niente che faccia cambiare il mio personale giudizio complessivo sull’intero lavoro, ma “Running out with me” riesce decisamente a scuotermi.
Vibrazioni che purtroppo non ho sentito per gran parte del resto del disco.

01. Superman
02. Homesick
03. It’s up to you
04. Let the music be yuo savior
05. Run away
06. Beware of the empty
07. Just to make it clear
08. Alive
09. The call
10. Running out with me

Recensione a cura di: Simone Grazzi

5.5

5,5 5.5

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