Torna in Italia Ryan Bingham con il suo nuovo album e tour American Love Song

RYAN BINGHAM TORNA IN ITALIA CON IL SUO NUOVO ALBUM AMERICAN LOVE SONG

Torna in Italia il cantautore folk statunitense Ryan Bingham con un appuntamento unico ed uno show intimo voce e chitarra che lo vedrà esibirsi la prossima primavera, sabato 4 maggio 2019, presso l’Auditorium Toscanini di Chiari (BS). I biglietti saranno disponibili su Ticketone a partire da venerdì 30 novembre ore 10 (online e punti vendita). Diffidate dai canali di vendita non ufficiali!

Ryan Bingham è un cantautore statunitense, di genere folk rock e country, originario del profondo sud degli Stati Uniti d’America. Cresciuto in Texas, si è trasferito nel 2007 in California, dove, dopo aver già autoprodotto due EP, viene notato dalla Lost Highway Record che lo mette sotto contratto e gli fa pubblicare il suo primo vero album insieme ai The Dead Horses, dal titolo Mescalito. Il vero successo arriva però qualche anno dopo quando Bingham compone due brani per la colonna sonora del film Crazy Heart (2009), in cui recita anche una piccola parte, collaborazione che nel 2010 gli fa vincere un Golden Globe e un Oscar come Miglior Canzone Originale con il suo brano The Weary Kind, un Grammy Award e il titolo di Artist of the Year alla nona edizione degli Americana Music Association Awards. Successivamente pubblica gli album Junky Star (Lost Highway Records, 2010), Tomorrowland (Axster/Bingham Records, 2012) e Fear And Saturday Night (Axster Bingham Records, 2015), ottenendo ottimi riscontri sia dalla critica che dal pubblico americano. Dopo qualche anno ora è pronto a tornare con un nuovo album dal titolo American Love Song, un lavoro creativo con riferimenti personali e culturali, registrato tra Austin e Los Angeles. L’album affronta varie tematiche care a Bingham, in ognuno dei 15 brani che lo compongono infatti troviamo un pezzo del vissuto dell’artista, dai primi anni da performer itinerante fino a riflessioni autobiografiche e dediche alle donne che artisticamente e non lo hanno influenzato, tra cui sua madre, il tutto su riff di chitarra elettrica e blues, note ipnotiche in loop e suoni struggenti tipici della canzone d’autore americana.