Intervista a Daimon D.

01. Ciao ragazzi, per quelli che vi leggono per la prima volta, chi sono i Daimon D.

DD.: sono 5 ragazzi che cercano di portare il loro vissuto, i loro turbamenti e le loro emozioni nelle canzoni e sul palco

02. Un sound che viene accostato spesso e volentieri ai Nirvana! Vi disturba questo paragone ?

DD.: Beh non può di certo essere considerata un’offesa, anzi, lo prendiamo come un complimento. Di certo il nostro sound parte proprio da lì, dal grunge degli anni ’90. Poi sicuramente lo abbiamo fatto un po’ nostro, con contaminazioni e interpretazioni, cercando da una parte di non stravolgerlo troppo, dall’altra di farlo pi˘ nostro e rapportandolo ad oggi.

03. Come sta andando l’album ?

DD.: Sembra bene, i feedback nei live sono positivi, di recente abbiamo vinto nella nostra categoria ad un festival con migliaia di artisti partecipanti quindi sicuramente non ci possiamo lamentare.

04. Per il prossimo lavoro vorreste dare spazio anche a synth e campionamenti ?

DD.: Il prossimo album (su cui stiamo già lavorando) da un lato seguir‡ comunque le nostre sonorità, dall’altro sicuramente non sarà una copia di Clouds As A Shelter. Non ci piace rimanere fermi nello stesso punto, abbiamo bisogno di sperimentare. L’idea dei synth ci è venuta onestamente, è qualcosa che proveremo, se poi faranno parte del prossimo lavoro questo dipenderà da quanto rimarremo soddisfatti dalle prove che faremo.

05. Le tematiche principali dell’album ?

DD.: Inquietudine, malinconia, alienamento… Quello che ci fa scrivere è la ricerca costante di un punto di equilibrio, ma se la ricerca prosegue vuol dire che non si è trovato. In questo album raccontiamo le emozioni che creano questo squilibrio interiore.

06. Pensate che le tribute/Cover band tolgano spazio ai gruppi DIY come il vostro ?

DD.: No. Lo spazio lo toglie la mancanza di cultura musicale del nostro paese. Da noi è più facile trovare un pubblico che ascolti cover piuttosto che inediti, e questo non è un bene. Perché in questa maniera in tanti invece di sforzarsi a scrivere qualcosa di proprio si accontentano dell’applauso facile di una cover sputtanata. Qui sei bravo se riesci a essere il più simile possibile a qualcuno famoso, non se sei tu. E ci ritroviamo rispetto ad altri paesi con migliaia di interpreti senza una vera personalità artistica che vanno a cercare chi scrive per loro altrimenti non hanno niente da cantare e finiscono per essere tutti uguali. Purtroppo come già ho detto, è un problema di cultura.

07. Progetti Futuri ?

DD.: Un videoclip (probabilmente entro l’autunno), un secondo album, e soprattutto live… a questo proposito tra non molto saremo impegnati in un minitour che ci porter‡ alla nostra prima esperienza all’estero.

08. L’ultima parola a voi !

DD.: Non amo molto le frasi fatte, ma come si dice spesso è più bello il viaggio della meta. Consiglierei a tutte le persone che amano la musica di non smettere mai, non importa dove porterà, perché se la ami la musica ti fa stare bene come nessun’altra cosa.

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