The Menzingers – Hello exile

L’ennesimo disco easy/punk-rock! Ne avevo davvero un enorme bisogno!
E già credo di essermi dilungato troppo!
Anche basta!
Voto: 5
…Vabbè,…approfondiamo un po’ il giudizio altrimenti sembra che sono più cattivo del “Dottor Male” di Austin Power!
Ennesimo disco da sigla iniziale di una serie adolescenziale americana ambientata nella solita high school californiana!
Ennesimo disco fatto a immagine e somiglianza di un numero imprecisato di altri lavori precedenti.
Ok dai, diciamola tutta, il nuovo album della band di Scranton in realtà non è proprio così disastroso. Cerchiamo di recuperare un po’ di aplomb e facciamo le personcine serie!
“Hello Exile”, l’ album dei “The Menzingers”, uscito il 4 ottobre scorso per l’etichetta Epitaph Records, non si discosta molto da ciò che la scena punk/pop in questi anni ha saputo regalarci, ma è anche un contenitore di 12 tracce efficaci che saranno di sicura presa nel pubblico dei fans della band e degli amanti del genere.
Nella sua logica è un disco che funziona. Passaggi radiofonici a “catinelle” e video in rotazione sono già una certezza, tanto che su Virgin Radio ho perso il conto delle volte che mi è capitato di sentirli in queste ultime settimane.
Quello che non funziona è che nessuna delle 12 tracce che compongono il disco lo rende anche lontanamente interessante.
Melodie facili e dirette che si fanno piacere all’istante, ma che non lasciano il segno in nessun modo.
Nessuna canzone è davvero degna di menzione.
“America”, “Anna” e “High School Friend”, prime tre tracce dell’album, passano inosservate quasi fossero semplici variazioni dello stesso tema melodico.
Mi ci sono voluti 3 ascolti per iniziare a distinguerle senza doverne leggere il titolo.
“Last Know”, traccia numero 4, rallenta il ritmo e si fa senza dubbio più interessante. Certo il sound rimane lo stesso, ma decisamente il risultato appare migliore.
“Strangers Forever” riporta l’attenzione sull’immediatezza di avere un riff iniziale semplice, diretto ed efficace! Risultato certamente raggiunto, ma rimane quel problemino li con il tutto già risentito fino alla nausea.
“Hello Exile”, title track del disco e “Can’t stop drinking” spezzano di nuovo il ritmo e fanno largo anche a qualche tentativo di ballad.
Vorrei davvero continuare a descrivervi anche il resto delle canzoni, credetemi, io ce l’ho messa tutta, ma nonostante gli ascolti successivi non riesco ancora a distinguerle. Perdonatemi!

 

Tracklist:

1. America
2. Anna
3. High school friend
4. Last to know
5. Strangers forever
6. Hello exile
7. Portland
8. Strain your memory
9. I can’t stop drinking
10. Strawberry mansion
11. Lo don drugs
12. Farewell youth

 

A cura di: Ondalternativa

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