Intervista ai The GigaHertz

Sonorità di The GigaHertz sono quelle del rock classico. Quello di mitiche formazioni degli anni 70, 80 e 90 come AC/DC, Avenged Sevenfold, Guns`n Roses e Dream Theater. Nelle 10 tracce che compongono l’album si passa da sonorità dall’hard rock abbastanza pesante di brani come “Rock will be your drug”, “Wake Up Stand Up” e “Smiters and Fighters” a momenti di rock&roll più pacato, dove i riff poderosi dei chitarristi lasciano spazio ad assoli di pianoforte ed hammond del tastierista “Tecchio”. E come tutti i classic rock non mancano le ballate intimiste.

1)Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?
La nostra avventura inizia 4 anni fa durante gli anni al liceo, mettendo assieme un Marshall e un Mesa Boogie, cercando di suonare sempre al massimo. Siamo 5 ventenni scatenati che provano a portare un po’ di sano hard rock nel mondo.
Con una chitarra di liuteria, una Gibson e delle corde logorate, Marka e Grolli fondano i The GigaHertz con l’idea di comporre inediti fin da subito. Idea che ha ispirato poi anche Ross, Tecchio e Feder, rispettivamente voce , tastiera e batteria.
Cinque ventenni con i piedi per terra ma la testa tra le nuvole, cinque ventenni che sognano un mondo fatto di Rock’n Roll e di pub alla vecchia maniera !
Tutti quanti veronesi ma con la voglia di esplorare il mondo, ma sopratutto di farlo con la musica.

2)Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?
Gli artisti che più hanno caratterizzato la nostra crescita musicale sono quegli artisti che ci hanno fatto comporre quest’album, con queste melodie e questo groove. Possiamo citare sicuramente gli AC/DC, Chuck Berry , Slash , Avenged Sevenfold , Dream Theater, Guns , ma anche B.B King ecc. Molto diversi tra loro ma tutto ciò che è dentro al mondo del rock noi lo prendiamo come fonte di ispirazione, anche per una crescita a livello personale. Non fa mai male, anche per il metallaro più accanito dell’universo, sapere che dietro all’ Heavy Metal esiste un semplice giro di Boogie. Siamo sempre attenti a quello che è il panorama rock al giorno d’oggi, un po’ per curiosità e un per usarlo come fonte di ispirazione aggiuntiva. Sicuramente accattivanti e degni di una considerazione sono i Greta Van Fleet cosi come i The Struts che in questi ultimi anni con lavori come ” Young and Dangerous ” e”Anthem of the Peaceful Army” hanno dato una luce di speranza per il ritorno del Rock.

3)Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?
L’album nasce come raccolta delle prime 10 canzoni composte nell’arco dei nostri 4 anni insieme. Fin dall’inizio l’idea era ben chiara su che messaggio avrebbe dovuto trasmettere : Il ritorno del rock, in tempi in cui il rock non è più in prima linea. Prove su prove senza mai prenderci una pausa abbiamo suonato in qualsiasi posto pur di scaldare le valvole agli amplificatori e questo ci ha portato ad unirci sempre di più oltre che a tanti spunti utili per una crescita personale e per la creazione dei singoli brani dell’album.
Non mancano infatti chiari riferimenti alla società che purtroppo ormai ci circonda, sempre più di “plastica” , finta e ipocrita. Dell’ipocrisia si ha un riassuntiva descrizione nella seconda traccia ” Smiters and fighters ” , in cui si fa riferimento alla gente comune che punta il dito contro i politici e i più forti , ma sempre questa gente comune una volta che per fortuna o casualità acquista potere, ecco che rinnega completamente gli ideali diventando come quelli che una volta accusavano. Potremmo stare giornate intere a raccontare tutte le tracce, ma possiamo riassumerle cosi : FATE ROCK , NON FATE LA GUERRA ;).

4) Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perchè?
Quello che non può assolutamente mancare ad un artista è la voglia di cambiare o di trasmettere un messaggio e un’ emozione, ma sopratutto la passione per quello che fa. Se sentiamo che un’artista trasmette questo per noi è da considerarsi tale. Al contrario non consideriamo musica quei brani fatti solo per riempire l’album o per accontentare qualche fan senza speranza. La musica prima la si deve sentire davvero dentro di sé e poi si fa.
Nonostante questa premessa, noi siamo convinti che non esistano artisti sopravvalutati. Sia stranieri che italiani.
Non possiamo giudicare tutte le persone del mondo e se una band o un cantante hanno un gran seguito vuol dire che meritano di stare lì dove sono, anche se discutibilmente a seconda delle opinioni di ogni singola persona.
Al contrario di artisti sottovalutati ce ne sono tanti in Italia, che meriterebbero sicuramente più visibilità nonostante ne abbiano, per il fatto di aver dedicato la loro intera vita per il bene della musica qualsiasi genere essa sia. Un’esempio può essere Pino Scotto, Maurizio Solieri e Edoardo Bennato.

5)Progetti per il futuro?
Dopo l’uscita dell’album abbiamo in progetto un tour in Italia e qualche locale all’estero. Ci stiamo organizzando ma non è facile specialmente coi tempi che corrono. Stiamo già componendo anche un secondo album che, pensiamo, sarà un’ulteriore crescita per noi da un punto di vista professionale. L’idea è di un progetto meno vasto di questo in uscita, più concentrato sull’Hard Rock puro e più ristretto ad un solo genere.

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