Cornoltis, nuovo singolo e nuovo video

I Cornoltis e il loro inno all’amore libero (per i piedi) “Podofilia”: il nuovo singolo e videoclip dal 29 maggio su Spotify e YouTube 

 

Dopo grandi successi come “Il Mio Carrozziere”, “Feci Difficili”, “Good Sensazioni”, “Gli Striscioni Degli Sposi”, che si uniscono ai pezzi del loro amatissimo repertorio storico (da “Curno ATB” sino a “Accenno di Tette”) e la consacrazione definitiva con l’album “Qlandia” uscito a maggio 2019, i CORNOLTIS sono ormai di diritto entrati nella Hall of Fame dei cuori di molti.

Collezionano migliaia di views su YouTube e streams Spotify, realizzano rubriche seguitissime sui loro canali social (dai tutorial per ukulele, alla storia con History Cornoltis, dalle ricette di torte salate dal dubbio gusto all’educazione sessuale e affettiva nella loro Linea Calda) e regalano grandi gioie ai loro partecipatissimi concerti. Da sempre osservatori attenti dell’animo umano decidono ora di arricchire il loro ventaglio argomentativo con una nuova grande tematica che, parafrasandola all’estremo, potremmo riassumere con “amiamo i piedi e con i piedi”.

Come dei novelli hippies degli anni settanta, si ripresentano con Podofilia, una canzone gioiosa e libertaria, che vuole essere un inno e un’esortazione all’amore libero e scevro da ogni catena ideologica e socioculturale, che ci racconta quanta sia bella la podofilia e quanto sia bello amare i piedi. Destinata a diventare tormentone, “Podofilia” è disponibile su tutti gli stores digitali dal 29 maggio 2020.

Queste suggestioni vengono rappresentate nel videoclip realizzato con carta colorata, animata utilizzando la tecnica dello stop-motion, da Stefano Bertelli di Seenfilm, già al lavoro con Robbie Williams, Moby, Caparezza, Arisa, Rumatera, Finley, Alex Britti, Marlene Kuntz e molti altri, cui si alternano esilaranti scene di playback. Una love story romantica e toccante, tra piedi per i piedi, scritta coi piedi.

“Podofilia” è stata prodotta da Alessandro Fapanni e dai Cornoltis e registrata, mixata e masterizzata da Giovanni “Giò” Bottoglia negli studi di IndieBox Music Hall a Brescia. Press & Booking: IndieBox Music.
Distr. digitale: Artist First / IndieBox Music. Publishing: Le Parc Music

 

[“Podofilia” nota tecnica dell’esperto: Come molti voi sapranno, da qualche anno abbiamo assistito ad una depatologizzazione del concetto di parafilia. Il DSM-IV (il principale manuale diagnostico delle malattie mentali) riteneva le parafilie disturbi mentali in quanto tali. Un feticista, un masochista oppure un sadico erano di per sé dei malati mentali, dei pervertiti in questo caso. Con l’avvento del DSM-5 (il nuovo manuale aggiornato, uscito nel 2014) una parafilia non è più considerata di per sé un disturbo. Viene considerata tale (un disturbo) esclusivamente se vengono soddisfatti due criteri: il primo è quello di recare una compromissione o reale disagio nel funzionamento dell’individuo che la pratica, il secondo è se la soddisfazione della parafilia implichi dolore fisico o rischio di dolore per gli altri. Spiegando meglio: mettiamo il caso che ci sia un criterio A: qualitativo, il tipo di parafilia (ad esempio i voyeurs, i frotteurs, gli esibizionisti, ecc…); e un criterio B: che richiede la presenza di disagio e compromissione (depressione, problemi al lavoro, ecc…) o che la persona metta in atto i desideri con un’altra persona non consenziente. Per il DSM-5 se si soddisfa solo il criterio A abbiamo una parafilia (non patologica), se soddisfiamo entrambi abbiamo un disturbo parafilico (patologico).]

 

 

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