DAMON ALBARN condivide il nuovo brano “THE TOWER OF MONTEVIDEO”

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DAMON ALBARN
CONDIVIDE IL NUOVO BRANO
“THE TOWER OF MONTEVIDEO”
GUARDA IL VIDEO QUI

TRATTO DAL SECONDO ALBUM SOLISTA
THE NEARER THE FOUNTAIN,
MORE PURE THE STREAM FLOWS
IN USCITA IL 12 NOVEMBRE
SU TRANSGRESSIVE RECORDS

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“The Tower Of Montevideo” è il nuovo brano di Damon Albarn. Ispirato a Palacio Salvo, l’iconico edificio uruguaiano degli anni ’20, esplora la malinconica meraviglia che ha accompagnato Damon nell’esplorazione di questa parte del Sud America, dove Rio De La Plata incontra il Sud Atlantico, un posto che lui stesso ha descritto come “familiare eppure totalmente mistico”. Ascoltalo qui.

Ancora una volta, alla pubblicazione del brano segue un nuovo cinematografico video, parte della serie “Sublime Boulevards – Performance Films”. Guardalo qui.

The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows era stato inizialmente pensato come un lavoro orchestrale ispirato ai paesaggi islandesi. Lo scorso anno durante il lockdown Albarn si è riavvicinato alla musica, dando vita a 11 tracce che esplorano tematiche come la fragilità, la perdita, la nascita e la rinascita. Il risultato è una raccolta di brani in cui Albarn si presenta come uno storyteller. L’album prende il titolo da Love and Memory, una poesia di John Clare.

In una carriera già dedita alla continua esplorazione, con questo nuovo lavoro Albarn si spinge ulteriormente oltre: arrangiamenti orchestrali si intrecciano a melodie intime in una discordanza che sfiora la maestosità, e il tutto viene accompagnato da alcune delle sue performance vocali più straordinarie di sempre. Proprio come la bellezza e il caos del mondo naturale a cui fa da colonna sonora, The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows documenta lucidamente il flusso emotivo della condizione umana in tutti i suoi estremi.

The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows tracklist:

  1. The Nearer The Fountain, More Pure The Stream Flows
  2. The Cormorant
  3. Royal Morning Blue
  4. Combustion
  5. Daft Wader
  6. Darkness To Light
  7. Esja
  8. The Tower Of Montevideo
  9. Giraffe Trumpet Sea
  10. Polaris
  11. Particles
L’album sarà disponibile in digitale, su vinile in edizione limitata, CD, CD in edizione limitata che include “Huldufólk”, un brano di 20 minuti scritto da Damon Albarn e Einar Örn Benediktsson (The Sugarcubes), e cassetta. Ci sarà anche una versione deluxe dell’album che include un libro con copertina rigida con foto inedite, le scansioni dei testi originali scritti da Damon e dell’artwork, insieme a un vinile, un file digitale in alta qualità e un 7” con un brano esclusivo tratto dalle sessioni di registrazione.

2022 Tour Dates
21 & 22 February – London (Barbican)
23 & 24 February – Dublin (National Concert Hall)
26 February – Luxembourg (Philharmonie)
28 February – Brussels (Bozar)
1 March – Brussels (Bozar)
2 March – Eindhoven (Muziekgebouw)
4 & 5 March – Paris (Philharmonie)
6 March – Lyon (Auditorium)
7 March – Hamburg (ElbPhilharmonie)
9 March – Copenhagen (KB Hallen)
11 March – Reykjavik (Harpa)

Per biglietti e ulteriori informazioni, visita: https://www.raindogprod.com/artiste/the-nearer-the-fountain-more-pure-the-stream-flows/

Pre-ordina l’album 
qui.

Damon Albarn è un cantante, cantautore, produttore e compositore. Grazie al suo stile eclettico e ai suoi testi basati sull’osservazione, si distingue come uno dei più influenti e interessanti musicisti inglesi.

Membro fondatore dei Blur, dei Gorillaz e dei The Good, The Bad & The Queen, ha ricevuto sei Brits, due Ivor Novello Awards e un Grammy Award.

Oltre agli album con i Blur e i Gorillaz, Albarn ha all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui: Mali Music (2002), The Good The Bad and The Queen (2006), Monkey: Journey to the West (2007), Kinshasa One Two (2011), Rocket Juice & The Moon (2012), Dr Dee (2012), Africa Express Presents: Maison Des Jeunes (2013), Africa Express Presents: The Orchestra of Syrian Musicians (2016), Merrie Land (2018), Africa Express Presents: Egoli (2019) e anche il suo album d’esordio solista Everyday Robots, nominato ai Mercury Award.

 

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Photo credit: Linda Brownlee

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