ARAB STRAP, ristampa di “The Week Never Starts Round Here”

560cb03f-f57a-499f-96e7-12e7cf37b431

Foto di Martyn Goodacre/Getty Images (1996)

ANNUNCIATA LA RISTAMPA IN VINILE DI “THE WEEK NEVER STARTS ROUND HERE”, DEBUTTO DEGLI ARAB STRAP USCITO ORIGINARIAMENTE NEL 1996.

DISPONIBILE DAL PROSSIMO 13 SETTEMBRE SU CHEMIKAL UNDERGROUND.

In quel momento volevamo documentare le nostre vite. L’album suona come una coppia di giovani uomini confusi che cercano di capire sé stessi all’alba di una sbornia – che è esattamente quello che era, Aidan Moffat

L’unica regola che avevamo era: nessuna produzione. Mantenere tutto pulito e inalterato. La chimica era molto naturale ed ha funzionato, Malcolm Middleton

23 anni dopo la sua uscita originale, “The Week Never Starts Round Here”, l’album di debutto degli Arab Strap è stato rimasterizzato e sarà disponibile dal prossimo 13 settembre, sempre per la stessa etichetta che lo aveva pubblicato originariamente, ovvero Chemikal Underground.

Il disco è stato registrato in periferia di Glasgow presso lo studio MCM – dove anche i compagni di etichetta Mogwai e The Delgados hanno registrato i loro debutti per un’operazione gemella a quella dell’iterazione tra Chemikal Underground i Chem19. Per questa nuova edizione i nastri originali sono stati scrupolosamente ri-elaborati da Paul Savage, storico produttore del giro di Glasgow e collaboratore di Mogwai, Franz Ferdinand, Deacon Blue e The Twilight Sad.

“The Week Never Starts Round Here” contiene probabilmente la canzone più famosa degli Arab Strap, ovvero ‘The First Big Weekend’, brano che scrissero come B-side quando l’album era presumibilmente finito.

‘The First Big Weekend’, il primo singolo del duo composto da Aidan Moffat (voce, batteria) e Malcolm Middleton (chitarra, basso), ha portato il duo Falkirk all’attenzione del DJ John Peel, il cui entusiasmo per la scrittura sincera degli Arab Strap e la semplicità della loro strumentazione, a sua volta, ha contribuito a introdurre il gruppo ad un pubblico oltre la solita cerchia di amici a cui probabilmente “The Week Never Starts Round Here” era destinato.

Anche se i primi testi scritti da Moffat appaiono generazionali trattando interessi tipici dei ventenni – alcol, relazioni, uscite – lo stesso cantante ha sempre ripudiato l’idea che l’album sia stato concepito in modo approssimativo. Abbiamo sempre avuto un approccio serio e professionale alla registrazione, dice. Non sei lì per scopare – sei lì per lavorare e lo studio è costoso.

Middleton, che all’epoca lavorava come cameriere in un ristorante cinese, concorda ironicamente: Dovevo fare tutta la chitarra e il basso in una sola ripresa, altrimenti sarei stato in ritardo per il mio turno al Beijing Villa.

È stato il demo su quattro tracce delle canzoni che sarebbero finite su “The Week Never Starts Round Here” che ha portato gli Arab Strap a firmare per Chemikal Underground – l’etichetta di Glasgow fondata nel 1994 da Paul Savage, Emma Pollock, Alun Woodward e Stewart Henderson, cioè The Delgados. 

Se Moffat e Middleton erano inizialmente convinti del fatto che il disco sarebbe dovuto rimanere crudo e scarno come le registrazioni su quattro tracce, l’etichetta ha poi spinto affinché i due entrassero in studio per alcuni accorgimenti. Alla luce dei fatti, tutti hanno poi concordato che si trattava della decisione giusta.

È un disco molto personale e chiuso dice Moffat, riassumendo “The Week Never Starts Round Here”. Ha un carattere molto distinto ed è unico, il che è raro.

È una cosa buffa e divertente, aggiunge Middleton. Lo amerò sempre perché è il nostro primo, ma anche perché è ingenuo e sfacciato. I veri musicisti probabilmente lo odiano, ma il suo punto di forza è la mancanza di tecnicismo.

Gli Arab Strap si sono formati a Falkirk nel 1995 e si sono sciolti nel 2006 dopo aver pubblicato sei album in studio. “The Week Never Starts Round Here” è stato originariamente pubblicato il 25 novembre 1996 su Chemikal Underground, numero di catalogo CHEM010.

Aidan Moffat ha pubblicato 11 dischi solisti, fra quelli con il proprio nome e lo pseudonimo L Pierre. Ha anche collaborato con artisti tra cui il musicista jazz Bill Wells – con il quale ha vinto il primo Scottish Album of the Year award nel 2012 per “Everything’s Getting Older” – e, più recentemente, il chitarrista RM Hubbert. Nel 2016 è stato una figura chiave nel pluripremiato documentario “Where You’re Meant To Be”, diretto da Paul Fegan. Vive a Glasgow.

Malcolm Middleton ha pubblicato 12 album in studio con il proprio nome e lo pseudonimo Human Don’t Be Angry, il più recente dei quali “Bananas”, è stato pubblicato nel 2018. Ha collaborato con artisti come David Shrigley e Mira Calix, ha avuto un singolo – ‘We’re All Going To Die’ – entrato nella Top 40 britannica ed ha musicato i film Munro (2009) e The Closer We Get (2015). Vive ad Anstruther.

TRACKLISTING LATO A
Coming Down
The Clearing
Driving
Gourmet
I Work in A Saloon
Wasting
General Plea to A Girlfriend

TRACKLISTING LATO B
The First Big Weekend
Kate Moss
Little Girls
Phone Me Tonight
Blood
Deeper

04e0f0a9-051a-4215-a5ce-729c3f685d4a

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *