As a Conceit – Frown upon us

Dopo il bell’Ep di esordio “Ebb / Flow”, gli As A Conceit escono con 10 tracce belle fitte per un primo album davvero intenso. Un uomo con le braccia trafitte da spade in penombra è la copertina, una bella foto in bianco e nero che fa da incipit alle tracce. “Boneheads” ci accoglie con qualche secondo di chitarra melodica prima di travolgerci con i suoni e le urla tipiche del progressive metalcore.

Inizia così un viaggio profondo dentro l’uomo e la società che lo circonda; spesso pensiamo di essere soli, un’isola fissa nell’oceano, ma siamo interconnessi, dipendenti gli uni dagli altri, sempre in cambiamento, anche e soprattutto quando pensiamo di aver raggiunto una posizione stabile.Gli As A Conceit riescono bene a bilanciare le parti melodiche con quelle più aggressive: “Idle Hands” ne è un esempio, il featuring con Philip Strand permette al gruppo di ampliare ulteriormente il loro spazio musicale senza allontanarsi dal resto delle canzoni. L’album scorre senza stancare; “Autunno” ci porta in una dimensione strana, sospesi a riflettere, mentre una voce in sottofondo ci interroga sulle nostre certezze.

Una traccia dal nome italiano, come le origini del gruppo che però ha chiara la vocazione estera: inglese impeccabile, grafiche e merchandising curato. Un lavoro a tutto tondo che sicuramente sarà apprezzato dagli amanti del genere.

01. Boneheads
02. Hindered
03. Idle hands feat. Philip Strand (Of Normandie)
04. Running tired
05. Modern days heroes
06. Autunno
07. Fight for cumbs
08. Initiatory path
09. The deep end
10. A should would be a must

a cura di: Stefano Aliprandi

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