At the Weekends – U

At the weekends, al loro secondo LP, si confermano come una delle più interessanti realtà del panorama rock italiano. Si definiscono una band “indie” ma per fortuna non è vero, se come indie si considerano tutte quelle band pop vagamente elettroniche con testi disillusi e pregni di un’ironia niente affatto divertente.
Il quartetto laziale ha infatti ben poco da spartire con queste band, “U” è un bel disco rock che paga tributi a musicisti come i primi Radiohead o gli Strokes e che, anche nei pezzi più lenti, non rinuncia mai ad una energia che tiene sempre alta la soglia di attenzione dell’ascolto.

Il disco, completamente in inglese, è molto ben cantato, senza sbavature o “maccheronismi” e come già detto si lascia ascoltare molto bene. I due adrenalinici pezzi d’apertura (“(You won’t) Last out” e “Tom and Sarah”) dettano la linea più rock del disco, seguiti dalla velocissima “Barabbas” e da “Grey”, probabilmente il pezzo più interessante che richiama molto esplicitamente, sia nei ritmi che nelle armonie, band come gli International Noise Conspiracy o i We Are Scientists. Vi è tuttavia spazio anche per canzoni più lente come “The worst world”, dal sapore blues, o “Tiny Skin”.

Un disco sicuramente da ascoltare, anche tramite gli innumerevoli canali social della band, ma sopratutto una band che esprime nei live le sue qualità migliori, come testimoniano anche le date a supporto di band di caratura nazionale e internazionale come Blur, Verdena e Bud Spencer Blues Explosion .

01. (You won’t) Last out
02. Tom and Sarah
03. Eat your brains
04. Tiny Skin
05. Barabbas
06. Ready to give up
07. The worst world
08. Grey
09. 404 Apneas

Recensione a cura di: Pucc

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