Gli Autobahn hanno da poco presentato il loro secondo album, “The Moral Crossing”, 10 brani tra sonorità diverse, introspezione e maturazione. Il lavoro è presentato da Tough Love per l’Europa e Felte per gli USA.
Il primo brano è estremamente cupo, molto bello, lascia una sensazione di buio che sparisce in istantanea con il ritmo e la lucidità del secondo brano “Obituary”, ritmo martellante e coinvolgente.
Ogni canzone ti fa immergere in un mondo diverso e visionario, visionario solo a livello di sensazioni, molto reale per il contenuto. A livello compositivo hanno creatività e fantasia, non lesinano sulla struttura e sulla melodia, hanno un suono ricco e strutturato, pensato e organizzato con precisione e sapienza.
Il loro sound ricorda tantissime band e nessuna, sicuramente hanno forti riferimenti, ma nel complesso hanno creato il loro stile, le canzoni a volte sembrano slegate tra di loro, invece alla fine dell’album si ha comunque l’idea di un lavoro omogeneo, ma non fatto di riempitivi per arrivare a 10 pezzi e far uscire il disco.
Si parla di una band che è solo all’inizio del percorso, questo è il secondo album, ma i ragazzi hanno già fatto capire di avere le idee piuttosto chiare e di aver deciso di portare avanti la propria musica a testa alta.
Il loro genere è particolare, elettronica, noise, post qualcosa. Non è facile inquadrarli visto che le loro capacità tecniche e compositive strizzano l’occhio a tante correnti diverse e ben amalgamate in un unico lavoro. Possono piacere. Possono non piacere. Questo è il concetto di partenza per qualunque gruppo. Ma agli Autobanh si può riconoscere un talento non indifferente e delle capacità espressive che mancano a tanti.
“The Moral Crossing” è un buon album, si ascolta bene, senza noia o ripetizioni. Vale la pena di essere ascoltato, merita una chance e il gruppo merita i palchi per i live. Sempre aspettando un nuovo lavoro per verificare crescita, maturazione e impegno.
Tracklist
- Prologue
- Obituary
- Future
- The moral crossing
- Torment
- Low _ High
- Execution _ Rise
- Creation
- Fallen
- Vessel
A cura di: Valentina Ferrari
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