Biffers – Vice

La cosa che sorprende maggiormente dei Biffers è la provenienza: il trio, fautore di un surf-punk-rock molto anni ’80 (stile Social Distortion prima della virata blues oppure Vandals o, in parte, Green Day) arriva infatti da Livorno. La cosa non sorprende tanto per il genere associato alla città, dove la cultura della california ha particolarmente attecchito, quanto per il fatto che non sembrano affatto italiani: sia nel suono che nel cantato difficilmente si colgono quelle inflessioni o sbavature tipiche del rock nostrano: pur essendo un disco di genere è un disco di genere fatto molto bene.

I 12 pezzi che compongono il disco sono sempre molto tirati e strutturalmente abbastanza classici, nessuna concessione a rallentamenti o ad approcci più calmi, raramente si raggiungono i 3 minuti e la sensazione è che il meglio venga espresso nella dimensione live, dove ogni concerto deve risultare in un notevole concentrato di adrenalina. Canzoni come “Vice”, “Whoa!” e “Free Fall” sono sicuramente fatte per trainare il disco, ma rimangono molto validi anche pezzi quali “Made it through” o “Having fun”.

“Vice” insomma è un disco di genere, molto fedele e con poco spazio per divagazioni, ma comunque molto ben fatto e senza nulla da invidiare alle produzioni del Pacifico. Consigliato a tutti gli appassionati.

01. Vice
02. Eyes wide open
03. The accused
04. Having fun
05. Ugly boys
06. Made it through
07. Paranoid
08. And then She called
09. Shadows
10. Free Free
11. No one but me
12. Whoa!

a cura di: Pucc

6.5

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