Bombay – Ritratto di Bombay

Bombay è un cantautore romano al suo terzo album con questo “Ritratto di Bombay”. Lo stile si rifà a una tradizione del cantautorato intimista, dove la voce del cantante e la chitarra acustica sono gli unici strumenti (a parte sporadici interventi di altri strumenti come il vibrafono su “Le frecce tricolore”) e dove le parole raccontano episodi personali di vita ordinaria raccontati con introspezione. Ci sono molte canzoni d’amore in “Ritratto di Bombay” ma anche canzoni sui ricordi d’infanzia, sulla nostalgia e c’è anche “Viva!” una canzone folk-punk politica sul consumo di carne animale dove Bombay racconta la macellazione dal punto di vista delle vittime animali, più o meno come fece Lucrezio nel suo “De Rerum Natura”. Lo stile è scanzonato, pieno di imprecisioni vocali come nella miglior tradizione del cantautorato italiano che va a inserirsi sulla coda lunga dei cantautori indie contemporanei come Brunori Sas o Calcutta (altro autore laziale che ha come nome d’arte il nome di una città indiana). Con buone intuizioni melodiche e pregevole fattura dei testi, Bombay potrebbe ambire a un posto di rilievo nella nuova scena indie italiana con una produzione adeguata.

 

Tracklist:

01 – Le frecce tricolori
02 – Che disastro
03 – Senti Amore
04 – Quante stelle
05 – Falco Pellegrino
06 – Vetro rotto
07 – Chateux Monfort
08 – Sigourney Weaver
09 – Le pale del mio ventilatore
10 – Viva!

 

A cura di: Cornelius

6.0

Tags

About the author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *