Album di esordio dei romani BOSCO, un quartetto dal sapore di piacevole espressività elettronico-cantautorale.
L’album Era è gradevole , ma manca di stile personale ed originalità di suono complessivo.
Testi crudi e malinconici, che rispecchiano molte emozioni dettate da una società contemporanea al limite della sopportazione umana.
Nell’insieme, c’è poca tensione musicale, quasi che la Band avesse timore ad esporsi .
C’è una certa dose di dicotomia tra l’uso di un sound quasi “spensierato” e costante, in contrapposizione a testi e parole cariche di significato evolutivo.
Non arriva mai quella “scossa”, quel brivido che ti fa dire “UAU”.
Molto Baustelle , ma meno incisivi e credibili dal punto di vista di entrambe le personalità vocali.
Le influenze musicali della Band si sentono troppo, a discapito di una sincera trasparenza di intenti espressivi di distinzione.
E’ un vero peccato perchè i contenuti non mancano, i testi sono davvero ben scritti e scorrono , creando una partecipazione nell’ascolto.
Siamo sicuri che il loro percorso discografico, appena iniziato, ci riserverà – nel breve futuro – delle ottime sorprese. Il BOSCO è ancora tutto da scoprire.
01. Il disertore (me ne andrò a Berlino
02. La mia armata
03. Amor
04. Il tempo
05. Il susseguirsi degli eventi
06. Malaga (un altromargarita)
07. Salvati
08. Se
09. Calo di tensione
10. Esedra
Recensione a cura di Laura & Max – Mind the Sound!
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