Il produttore milanese Riccardo Noè edita, con la propria etichetta, il suo secondo album, dall’evocativo e sicuramente potente titolo “Cabal”, a voler richiamare, senza mistero alcuno, l’affascinante mondo della qabbalàh ebraica. Un ondeggiare, talvolta troppo ripetitivo, tra elettronica, ambient e noise il cui tratto d’unione è la mitologia ebraica.
Da Adamo e Lilith fino alla creazione dei golem e alla presunzione di Babele, il disco ripercorre storie sentite ma forse non sufficientemente conosciute. A tratti ispirato, come in “Lilith”, ad altri profondo come in “Outro – Gog & Magog” e in altri momenti ancora alienante come in “Adam”, il lavoro ha una forte personalità che rispecchia il lavoro sicuramente ben pensato del musicista.
In totale dieci tracce eclettiche e certamente non facili, ma con una discreta dose di fascino, che riflettono il gusto per la sperimentazione, soprattutto in brani come “Golem” e “ Intro – Bereshit” e una certa fascinazione per il drone in “Rothschild”.
In linea generale “Cabal” è un discreto lavoro sul generis, ad una lettura più approfondita è un viaggio tra dei ed alieni ed in ultima analisi è l’espressione di un equilibrato mix tra studio e personalità, per il futuro dello stile.
Tracklist:
01. Intro – Bereshit
02. Etz Chaim
03. Adam
04. Lilith
05. Babel
06. יַהְוֶה
07. Noah
08. Rothschild
09. Golem
10. Outro – Gog & Magog
A cura di: Gogo Wild
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