Campagna di crowdfunding per Campeggio Resistente

Dal 30 luglio al 2 agosto si terrà a Valloriate l’ottava edizione del Campeggio Resistente, la rassegna che porta in alta quota musica, teatro, incontri, mostre e workshop di altissima qualità. Svelato anche il tema che farà da fil rouge alle quattro giornate di festa, che sarà “Scienze delle soluzioni immaginarie”.

Il festival, che in passato ha ospitato artisti del calibro di Tre Allegri Ragazzi Morti, Marta Sui Tubi, Zen Circus e molti altri, quest’anno per fronteggiare le sempre maggiori difficoltà legate ad un calo costante dei finanziamenti senza però snaturare la modalità gratuita che l’ha sempre caratterizzato, ha deciso di avviare una campagna di crowdfunding sul web per finanziare la sua ottava edizione. Fino al 3 agosto, sulla piattaforma di Produzioni Dal Basso, tutti i fan potranno quindi contribuire con diversi importi in cambio di alcune esclusive e divertenti ricompense, che vanno dal semplice video di ringraziamento abbinato ad un gadget fino alla possibilità di comprare l’intera città di Valloriate (naturalmente per scherzo).

Al seguente link la campagna di crowdfunding del festival:
https://www.produzionidalbasso.com/project/campeggio-resistente-2015-1/
“Non siamo ladri di vecchie, non derubiamo chiese e non sappiamo nuotare – dichiarano gli organizzatori -. Siamo studenti universitari, lavoratori nel mondo dello spettacolo o semplici appassionati. Nessuno di noi guadagna nulla, organizziamo Campeggio Resistente semplicemente perchè amiamo farlo. Tutto è gratuito, ovviamente. Spazio tende compreso. Nonostante il periodo di magra, siamo al lavoro per una grande edizione. Perchè il crowdfunding? Potremmo dirvi 100 motivi del perchè l’abbiamo fatto, ci limitiamo a 5: perchè ne abbiamo bisogno, perchè avevamo in mente premi bellissimi, perchè il crowdfunding ci piace, er coinvolgere la gente, perchè ne abbiamo bisogno. Ancora. Ne abbiamo grande necessità perchè quest’anno sono venuti a mancare i principali finanziamenti istituzionali. Per un attimo abbiamo pensato di non farlo. L’attimo dopo ci abbiamo ripensato: siamo all’ottava edizione, fermarci non avrebbe avuto senso. Per questo rivolgerci alla gente ci è sembrato naturale, e naturale crediamo sarà la loro risposta.”

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