Claudio Signorile – Groove Experience

Il titolo dice tutto. Groove Experience, il nuovo lavoro del virtuoso bassista Claudio Signorile, si profila proprio come un’esperienza musicale di groove jazz-rock che si districano su jam session ben studiate in cui nulla è lasciato al caso. Il disco, uscito lo scorso dicembre, si compone di sette tracce tutte interamente strumentali dove la presenza del basso è centrale, ma non è mai percepita come a sé stante. Infatti, le linee di basso si fondono con quelle degli altri strumenti come in un coro in cui non si sente mai emergere in modo troppo preponderante una voce sulle altre.

Ad accompagnare Signorile nella sua orchestrazione in chiave di basso fanno la loro comparsa altri musicisti di rilievo quali: i bassisti Vincenzo Maurogiovanni e Pierluigi Balducci, il pianista Michele Campobasso, Rha Stranges e Francesco Dettole alle batterie, Aurelio Follieri alla chitarra elettrica e Francesco Adessi e Danny Trent alle acustiche e Marcello Leanza al sax.

I brani che compongono il disco sono caratterizzati da un’attenzione ritmica in cui si incrociano momenti essenziali, sezioni elettriche e sperimentazioni elettroniche. Una delle caratteristiche più interessanti di questo lavoro è che Signorile non cerca mai di prevalere sugli altri musicisti, ma anzi talvolta si tira anche indietro, non riservando per se stesso il ruolo di lead bass. Sin dalla traccia d’apertura, “Horizon”, l’album si dipana su tappeti sonori avvolgenti e caldi, intavolati da dualismi di basso (uno solista e uno d’accompagnamento) accompagnati di volta in volta da groove di batteria (ad esempio in “Mosaic” e nei suoni affettati di “In My Memory”) o a riff di chitarra che graffiano (la parte conclusiva di “Bass Suite”), oppure a tastiere e sax che regalano atmosfere suggestive (come nell’assolo di “When Love Ends”), ma anche a pad o sintetizzatori tarati su un apparato d’effetti accattivante (“Grove Experiment”).

Il brano che lascia emergere tutta l’essenza viscerale delle corde di Signorile è sicuramente “Bass Suite”, brano tripartito (“Intro”, “The Harmony of the Parties” e “Through the Groove”) dal sapore jazz, fusion e a sprazzi rock, in cui le morbide linee con cui viene introdotta la suite si intensificano sempre più in reticoli sonori che si sciolgono su un fade out in fase di chiusura.

Un disco che nel complesso si fa ascoltare piacevolmente, nonostante sia un lavoro virtuosistico completamente strumentale. Questo soprattutto grazie alla presenza di modulazioni sonore ed effetti che ne variegano la composizione, alleggerendo parti anche meno fruibili. Gli appassionati del genere sicuramente gradiranno.

 

TRACKLIST:

  1. Horizon
  2. Bass Suite
  3. Unforgettable
  4. Groove Experiment
  5. When Love Ends
  6. Mosaic
  7. In My Memory

 

A cura di: Francesca Mastracci

7.0

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