E’ uscito l’album di debutto dei Counterfeit, “Together we are strong”, 10 pezzi cantati in inglese. Da cosa si deve partire per fare questa recensione? Dai luoghi comuni? Dai pettegolezzi? Dai pregiudizi? Sì, nella band c’è Jamie Campbell Bower, attore piuttosto famoso, modello etc etc. Questa informazione credo che possa cambiare il giudizio della recensione, si può fare il salto “bello, ma scemo” e “talmente bello che suona anche bene”. Io non so chi sia, non me lo sono mai filata, quindi ho ascoltato tranquillamente l’album e devo dire che troverete tanti bei pezzi potenti e veloci.
Buona la produzione, buono il suono e i ragazzi sanno suonare, se poi sanno fare anche altro buon per loro, ma in questo caso stiamo parlando della loro musica, poco da dire, sono bravi e il disco vale l’ascolto.
Brani non noiosi, intensi, rumorosi e arrabbiati al punto giusto, velocità punk e leggera attitudine pop, un mix che, nel loro caso, è perfettamente riuscito senza far scadere il lavoro nel commerciale e mainstream. Sono belle canzoni, tutti gli amanti del genere potranno apprezzarli e l’invito è di ignorare chi sono i componenti per concentrarsi sul suono.
Il quintetto ha fatto centro con tutti i pezzi contenuti, nessun riempitivo e grinta che non cala mai per tutta la durata del disco. Saranno sicuramente facilitati dalla bellezza, ma c’è anche tanto talento e orecchio in questo gruppo. Dategli un ascolto e vi convincerete anche voi. Sound internazionale e melodie che possono piacere a tanti, insomma, tutto quello che fa vendere un disco, soprattutto quando è supportato da talento compositivo e velocità estreme.
Tracklist
- Washed out
- For the thrill of it
- Close to your chest
- As yet untitled
- Romeo
- You can’t rely
- Lost everything
- Addiction
- Enough
- Letters to the lost
A cura di: Valentina Ferrari
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