Crazy Town – The brimstone sluggers

Tornano i Crazy Town, definiti come la band di Los Angeles “più tamarra del nu-metal”, tornano dopo un silenzio di una decina di anni e presentano il loro terzo lavoro in studio, “The brimstone sluggers”, disco composto da 13 tracce ricchissime di feat. Sul tamarro ci siamo decisamente, tra aspetto fisico e stile, tra melodie e produzione, possiamo dire che i tamarri non si sono estinti insieme ai truzzi, qualche esemplare è rimasto nascosto ed è ritornato alla ribalta per conquistare le nuove generazioni.

Con questo nuovo disco i Crazy Town hanno cercato le loro origini, virando verso l’hip hop. Missione compiuta per questi ragazzi, l’album scorre via in modo gradevole, orecchiabile e molto commerciale, hip hop, rap, qualche riff e distorsione, ritmi facili e testi che rimangono in testa. Di indie rimane ben poco, è un vero gruppo da mainstream, i pezzi potrebbero tranquillamente passare nelle radio più pop del paese. Non è una critica, è una constatazione, è un lavoro fatto per risultare gradevole ad un pubblico ampio che ascolta produzioni facili. Questo fattore può essere dovuto alla delusione per alcuni passati insuccessi. “The brimstone sluggers” non rischia la stessa fine, anzi, probabilmente otterrà un consenso molto più ampio. E’ un riscatto dopo gli anni di traversie artistiche e personali della band, tra morte del chitarrista, l’arresto e il coma del cantante, i ragazzi hanno tanto da recuperare.
Bei ritmi, buona produzione e belle idee di composizione, particolarmente apprezzabile “Megatron”, singolo che ha anticipato l’uscita dell’album (fine agosto 2015). Più bella la versione originale che quella alternativa inserita come tredicesimo brano. Per il resto si tratta di un disco molto omogeneo, con brani carini e orecchiabili. “Lemonface” avreste potuto ascoltarla anche al Cocoricò, ma è temporaneamente chiuso.

Insomma, i “tamarri” sono tornati, ma lo hanno fatto piuttosto bene per chi apprezza il genere, un disco che può avere un bacino d’ascolto più alto del previsto perché in tanti nascondono un po’ di “tamarria” nel Dna. Tamarri di tutto il mondo, uscite allo scoperto e comprate questo album.

01.  Come inside
02.  Light the way
03.  Born to raisde hell feat. Angel & DJ AM
04.  Ashes feat. Tom Dumont of no doubt
05.  Megatron feat. Boondock
06.  Backpack feat. Bishop Lamont & Fann
07.  A little more time feat. Koko Laroo
08.  The keys feat. Madchild
09.  Lemonface
10.  Baby you don’t know feat. Fann
11.  My place
12.  West coast
13.  Megatron (alternate version) feat. Boondock

Recensione a cura di: Valentina Ferrari

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