Deledanoia – Odietamo

Suoni elettronici d’atmosfera, in amalgama ad un uso di doppia vocalità, maschile e femminile.
Un prodotto ben riuscito. La musicalità nel complesso risulta in sincrono con la tendenza attuale di cercare di rendere contemporaneo un suono prettamente definito “anni 80”.
Ma…c’è qualcosa che “non gira”.

L’immagine del duo pop elettronico di Reggio Emilia è davvero curata.
Ma il carisma e l’attitudine non si misurano a suon di capelli colorati, vestiti glamour e pose plastiche davanti ad un obiettivo fotografico. Chi ha vissuto quel periodo lo sa benissimo. Ci vuole altro.
Ci vuole quel pizzico di “non so che” in più, che delimita l’Artista vero, che dura nel tempo, da quello costruito “a tavolino”, che appassisce con il passare delle mode e delle tendenze.
Il dubbio sui Delendanoia è ancora più forte dopo averli visti dal vivo, in apertura al concerto degli inossidabili P.I.L. svoltosi ai Magazzini Generali di Milano, il giorno 11.10.2015.
Un live statico, a tratti noioso e poco convincente.
Forse troppo emozionati, sia Klord che Violara, fermi dietro alle loro tastiere, non sembravano a loro agio e non sono riusciti a catturare l’attenzione assoluta del pubblico presente alla serata.
Ascoltando i brani dell’Album “Odietamo”, pubblicato per Disco Dada Records, non c’è sorpresa tra un brano e l’altro, tutto scorre, senza sussulti di novità.
La cover in chiusura, “Fotoromanza” di Gianna Nannini è resa apatica e scialba, annullando tutta la bellezza del pezzo originale.

I Delendanoia saranno di sicuro più convincenti nel momento in cui smetteranno di rincorrere i “fantasmi” del passato, per dare finalmente spazio ad un proprio percorso discografico, meno derivativo e più autentico.
Le capacità ed il talento ci sono. Basta avere il coraggio di seguire la sincera originalità che è insita in ogni essere umano.

01. Tra parentesi
02. Maladie
03. Non nevica +
04. Cambia un’opinione
05. La sorpresa
06. Non apprezzo
07. Iperspazio
08. Il diario di domani
09. False
10. Fotoromanza

 

Recensione a cura di: Laura & Max – Mind the sound

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