
I Devocka sono una band ferrarese caratterizzata da sonorità darkwave e testi poetici recitati dal frontman Igor Tosi. Il loro ultimo lavoro “Meccanismi e Desideri Semplici” è composto da undici tracce impregnate di furia, tristezza e disperazione. I testi crepuscolari condividono temi di pessimismo, misantropia ma anche di introspezione sulla condizione umana e sui limiti del corpo e della mente in “Questa Distinzione”, “Maledetto”. Il tono è sempre oscuro e il carico misantropico testi è sorretto da una base di aggressiva debolezza, come l’umano furioso che urla la propria miseria nei testi. Le chitarre arpeggiate talvolta alternate a momenti acustici così come i sintetizzatori e il basso che tesse spesso la melodia portante (come nelle migliori tradizioni dark a la Christian Death e Bauhaus) costituiscono una ragnatela fragile ma spaventosa composta da suoni, melodie e rumori le parole riescono a catturare come mosche i sentimenti più oscuri dell’animo umano, come ragno saggio e paziente. Un disco baudelariano che ammicca all’esistenzialismo di Sarte e Cioran, una forma di rock poetico che ha caratterizzato da sempre alcuni degli episodi più felici di rock n roll del bel paese e che merita sempre di già di essere sostenuta da esempi virtuosi come quello de Devocka.
Tracklist:
01 – Storie senza nome
02 – Bestemmia
03 – Maledetto
04 – Lezione a Memoria
05 – Questa Distinzione
06 – Un Bacio Cieco e Interminabile
07 – Siamo già Finiti
08 – Nel Vortice
09 – Ultimatum di un Errore
10 – L’apice del Masochismo
11 – L’Imbecille
A cura di: Cornelius
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